PARK GUELL (1900-1914)
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Gaudì con la creazione del Park Guell, elabora il primo ed unico modello urbanistico, novità dell'epoca moderna. Assecondando la notevole pendenza del luogo, Gaudì disegna all'interno del parco una serie di viali e viadotti dal tracciato curvilineo per superarne i dislivelli naturali, mentre concentra gli episodi più strettamente architettonici e cromaticamente evidenti in rapida sequenza lungo l'ingresso principale: due padiglioni ai lati dell'entrata, una scalinata monumentale e una grandiosa sala ipostila (il cui soffitto piano è sorretto da colonne) coperta da una vasta terrazza. Gaudì divide la circolazione pedonale da quella carreggiabile, mediante percorsi diversi: quella pedonale fatta di scale e sentieri con discese più accentuate di quelle per carrozze e veicoli, i quali dovevano affrontare come massimo una discesa del 6%. A volte i due percorsi si sovrapponevano e così, mentre i viadotti servivano nella parte superiore per il passaggio dei veicoli, al di sotto, essendo sostenuti su colonne, si utilizzavano come tettoie che proteggevano dal sole e dalla pioggia durante una parte del percorso d'accesso alle singole proprietà. Un ondoso muro di cinta, nel quale si aprono accessi secondari, limita il parco. Nei due padiglioni dell'ingresso, uno previsto come abitazione del portiere e l'altro come luogo di attesa per i visitatori, la sovrapposizione di pietra rustica e maioliche colorate si produce secondo ritmi ondulati che, dall'organica configurazione in pianta, moltiplicano i loro sollevamenti fino alle complesse coperture e all'alta torre, generata da un plastico intrecciarsi di paraboloidi e iperboloidi. La memoria trasfigurata di merlature medioevali e l'uso brillante del "trecadìs" producono un'impressione a metà tra castello incantato e parco dei divertimenti, confermata dalla doppia rampa che, tra emblemi catalani e benigni mostri fossili dalle straordinarie suggestioni cromatiche, conduce alla sala ipostila. Progettata quale mercato del sobborgo - giardino e sorgente in una concavità naturale, la profonda sala procura un senso di chiuso spaesamento con la sua selva d'ottantasei colossali colonne doriche: unico riferimento "storico", ma pur sempre arcaico, presente nel parco. Nel Park Guell Gaudì costruì una grande piazza, destinata a mercato nella parte sottostante mentre nella parte di sopra era Teatro di Natura, luogo di svago destinato agli atti culturali e sociali che si volessero celebrare. Allo stesso tempo, la vasta piazza raccoglie le acque piovane, grazie ad una cisterna ubicata sotto il mercato porticato, capace di 12.000 mc, per il servizio dell'urbanizzazione. Alle telluriche forme del Park Guell è legata una ridotta, ma preziosa, realizzazione coeva, il portale d'accesso e il muro di cinta, di cui rimane un breve tratto, della Finca Miralles a Barcellona (1901 - 02): un'autentica onda magmatica dalla straordinaria plasticità che si solleva, in libero moto continuo, ad accogliere le curve cavità delle aperture. |