CASA VICENS (1878-1885)
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Gli interni, eccezionalmente rifiniti, sono anch’essi in connessione con un decorativismo di chiara ascendenza araba e raggiungono il massimo sfarzo nella sala da fumo, mentre tutto l'arredo viene intonato alla decorazione delle pareti grazie al sapiente uso del colore. Gaudì ha curato anche l’organizzazione del giardino il cui fulcro accentratore era costituito dalla (oggi non più esistente) cascada, una sorta di ponticello su un piccolo specchio d'acqua, caratterizzata dall’impiego dell'arco a profilo parabolico in laterizi con funzione portante. Casa Vicens espone con vitale esuberanza materiali e colori, termini di un dialogo con gli stili storici libero e serrato: ma nel fervore del pittoresco geometrismo di scatti goticheggianti e zig zag di gusto "mudéjar", le fitte parole si fanno spesso concitate e la libertà del fraseggio rischia di divenire soffocante a causa del suo quasi aggressivo imporsi. Le qualità costruttive sono notevoli, le invenzioni formali sono molteplici, il lavoro artigianale è straordinario, tuttavia il risultato è un aggregato eclettico più stupefacente che ammirevole. |