CRIPTA DELLA COLONIA GUELL
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Le strutture eseguite da Gaudè nella colonia Guell
consistono nella cripta vera e propria, costituita da una sorta di
deambulatorio che corre attorno al nucleo centrale in cui è
collocato l’altare, e nell’antistante portico, che superiormente
avrebbe dovuto servire da sagrato alla chiesa non realizzata. L'importanza di quest'opera sta nella grande intuizione di Gaudì che, partendo dallo studio delle strutture gotiche, giunge, attraverso il modello funicolare, a un'immagine inedita e volgare per l'architettura, ma in totale coerenza con la natura. Per Gaudì l’ortogonalità assoluta del sistema trilitico (fondato sulla perpendicolarità di montanti e trabeazione) è un’astrazione, una violenza antinaturale staticamente imperfetta e priva di potenzialità evolutive: riducendo le componenti statiche a un’unica risultante obliqua, che assorbe tutte le forze ed elimina contrafforti e archi di scarico, gli elementi strutturali possono svilupparsi dal terreno in un’ininterrotta continuità organica, penetrati dalla geologica e geotropica vita della natura. Coìì i muri e le colonne di sostegno sono inclinati, come frammenti geologici appena emersi e spontanea prosecuzione del vicino bosco; direttamente sorgenti dal suolo primordiale e realizzati secondo un’ampia varietà cromatica e chiaroscurale, in modo che l’integrazione con la vegetazione circostante appaia perfetta. La cripta della colonia Güell nasce, cresce e si sviluppa in aderenza alla natura e alle sue matematiche regole, perchè "coloro che ricercano le leggi della Natura per formare nuove opere, collaborano con il Creatore; i copisti non collaborano". Astrazione spiritualistica e ossessione naturalistica convergono nella volontà e nella redenzione espressiva dei materiali, nella catarsi della materia: i mattoni utilizzati sono di scarto, "bruciati"; le grate delle finestre sono formate dall’assemblaggio di aghi usati, provenienti dalle macchine tessili della fabbrica della colonia. |