CRIPTA DELLA COLONIA GUELL
(1898-1915)



È l'ultima opera che tiene impegnato Gaudì prima della sua reclusione volontaria nella visione e nella costruzione della Sagrada Familia.
Guell si rivolge a Gaudì per il progetto di urbanizzazione di una nuova colonia operaia, che avrebbe dovuto comprendere abitazioni, servizi, negozi e chiesa; l'architetto delega quasi interamente l’incarico al suo assistente e amico Francesco Berenguer, conservando per sè soltanto la progettazione dell’edificio religioso su un’altura boscosa ai margini dell’abitato.
I lavori iniziano nel 1908, procedono alacremente fino al 1914 per poi rallentare e interrompersi definitivamente nel 1916, lasciando compiuta la sola cripta dell’edificio religioso.
La caratteristica rilevante di quest’opera è rappresentata dalla sperimentale metodologia ideativa, impiegata da Gaudì per superare l'impianto statico della chiesa gotica e quindi eliminare contrafforti e archi rampanti, ricorrendo a forme ed elementi strutturali tali da assorbire tutte le sollecitazioni (di sola compressione).
Partendo dai soli schizzi preliminari, Gaudì verifica l’idea strutturale, e quindi plastica, attraverso la costruzione di un modello funicolare che nulla ha a che vedere con i consueti modelli in legno o gesso della tradizione architettonica: una serie di fili di canapa sospesi al soffitto per i due estremi, caricati di piccoli sacchetti di sabbia di peso proporzionale a quello che dovrà sopportare la struttura.
Ne risulta una complessa trama tridimensionale, formata dal diverso andamento delle curve funicolari; una trasparente orditura strutturale successivamente rivestita di fogli di carta di seta che definiscono una prima immagine plastica, che è insieme una scultura aerea e il risultato di un equilibrio statico. "In tal modo si delinea la forma logica, nata dalla necessità" commenta Gaudì: necessità dettata da una curva, la funicolare, non astratta ma geometricamente naturale.