Da quando terminò gli studi - 1878 - fino a quando cominciò la costruzione della Casa Vicens, Gaudì si dedicava a un tipo di costruzioni di carattere pubblico, di gran contenuto sociale, che abbiamo voluto raggruppare espressamente per differenziarlo dalle altre tappe della sua vita, in cui si dedica a lavorare per incarico di proprietari privati.
È il Gaudì liberale e cooperativista, che partecipa nelle ultime realizzazioni urbane di origine repubblicana, prima di sommergersi praticamente nel lungo periodo della restaurazione monarchica.
Fin da prima di terminare gli studi lavorava in un primo tempo come valido
disegnatore e più
tardi come collaboratore nell'ufficio del maestro di opere Josep Fontserè i Mestres.
Lavorò anche in alcuni uffici di architetti, come ad esempio in quello di F. Villar, autore del primo progetto della Sacra Famiglia, all'oggetto di poter finanziarsi gli studi.
Sui terreni della fatidica fortezza militare che il generale Prim - conterraneo di Gaudì - aveva restituito alla città di
Barcellona - si costruì questo Parco della "Ciudadela", come un canto d'allegria e libertà contro la sopportata oppressione.
Fontserè, che aveva vinto il concorso bandito dal Municipio e che realizzò magnifiche opere nel complesso dei terreni nuovamente urbanizzati, come il Mercato del Born e l'"Umbracolo", contò con la collaborazione di Gaudì, che intervenne nelle differenti realizzazioni del parco.
Anche se il suo intervento diretto è stato constatato solo nella realizzazione della cascata monumentale, nella balaustrata della piazzetta dedicata a Aribau, nel deposito d'acqua e nelle porte e inferriate metalliche dell'entrata del parco, è probabile che sia intervenuto anche in altre parti e particolari del parco.
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