Agli scorpioni
appartengono i più antichi esseri viventi della nostra biosfera (esistono
fossili del Silurico: 350 milioni di anni fa!) questo ci può far pensare come
l'evoluzione abbia attuato in questi aracnidi un piccolo grande miracolo. Le
specie oggi viventi hanno dimensioni che si aggirano tra 1 e 20 cm, con i
giganti nel genere tropicale Pandinus. Caratteristiche tipiche
dell'ordine sono i pedipalpi conformati a chela, il telson munito d'aculeo e
degli organi sensoriali detti pettini, situati ventralmente, di funzione non
ancora certa. A differenza degli insetti e dei ragni gli scorpioni hanno un vero
sistema polmonare e circolatorio, e gli embrioni stabiliscono rapporti di tipo
placentare con la madre: per essere primitivi quindi esprimono già alcune delle
caratteristiche che hanno reso vincenti i vertebrati più evoluti. Tutti di
abitudini notturne, sono solitamente attivi solo nelle stagioni calde, mentre
passano rintanati i periodi freddi. Alcune grosse specie tropicali dei generi
Androctonus (africano) e Centrurus (messicano) possono essere
pericolosi anche per l'uomo. Dalle nostre parti per fortuna esistono solo
specie di dimensioni modeste come il Butus occitanus e l'Euscorpius italicus,
che possono essere pericolosi solo in soggetti allergici.
Ancora una volta vi parlerò di specie nostrane sperando di poter presto
ospitare qualche vostra esperienza.
Indice: Pseudoscorpioni Euscorpius italicus Pandinus imperator
Pseudoscorpioni Inizialmente pensavo che, a causa
della loro mole ridotta, questi aracnidi (che sono stati oggetto della mia tesi
di laurea) non potessero interessare a nessuno, ma la mail di un frequentatore
di questo sito mi indotto a cambiare idea vi fornirò dunque tutte le
informazioni necessarie al loro corretto allevamento. Questi aracnidi,
presenti con molte specie sul nostro territorio, sono legati inscindibilmente ad
ambienti caratterizzati da elevata umidità e bassa temperatura. Proprio per
questa ragione le specie più grandi vengono solitamente rinvenute nelle grotte
(spesso ogni grotta ha una sua specie). La mia esperienza tuttavia si è limitata
a specie legate al sottobosco dei generi Ctebius, Neobisium e Roncus (quello
della foto). Lo sviluppo degli pseudoscorpioni attraversa tre stadi ninfali
(protoninfa, deutoninfa, tritoninfa) cui segue l'individuo adulto, con sessi
separati (la femmina è in genere un poco più massiccia) la cui lunghezza supera
raramente i 4 millimetri. Per allevare questi animali, e soprattutto se si
desidera riprodurli, è necessario disporre di un ambiente ottimale (un frigo
dedicato o una cantina) in cui la temperatura non superi i 15°C. Come
contenitori si utilizzeranno barattoli di vetro (tipo conserva) il cui fondo
verrà ricoperto con uno strato di gesso (scagliola da muratori) mischiato 1:1
con sabbia di fiume (bagnare il tutto, amalgamare bene e versare nei barattoli.
Attendere che sia solido prima di immettere gli animali). Il gesso infatti è
fortemente idrofilo e garantirà un atmosfera satura d'umidità. Come substrato si
aggiungono piccoli dischi di carta assorbente "stropicciati". Inutile creare un
ambiente naturale perchè li vedreste definitivamente sparire dalla vostra vista.
Gli Pseudoscorpioni si raccolgono preferenzialmente in ambienti carichi
d'umidità: le zone a conca sotto leccete e faggete sono le migliori, specie dopo
un lungo periodo di piogge (gli Ctebius tuttavia sono più adattabili, ne ho
raccolti alcuni passeggiando per le 5 terre sotto il sole di giugno!). Il posto
migliore dove guardare è sotto i sassi (osservando con attenzione il lato
inferiore del sasso sollevato e non il terriccio), cercando di individuare il
rosso brillante delle chele (i palpi). Ctebius e Neobisium sono solitamente
solitari per cui è difficile procurarsi i 5-6 esemplari con cui cominciare,
peraltro i Neobisium sono anche più aggressivi e si rischia il cannibalismo. Il
genere Roncus è invece più socievole e tende a colonizzare in maniera massiccia
le nicchie con condizioni ambientali adeguate per cui, se ne trovate uno, ce ne
sono sicuramente altri. Gli entomologi per risparmiare tempo e vista si limitano
a raccogliere due o tre sacchi di humus, la pongono su grossi setacci e la
lasciano asciugare: alla ricerca di umidità gli pseudoscorpioni tendono ad
infossarsi cadendo sotto il setaccio ove vengono raccolti. Una volta raccolti
gli esemplari si formano piccole colonie di 5-6 aracnidi per barattolo e li si
nutre di collemboli. Il ciclo riproduttivo è annuale (con
accoppiamento in inverno), non ho mai osservato l'etologia di questo animale per
cui non so dirvi nulla su accoppiamento ed eventuali cure parentali, resta il
fatto che troverete decine di piccolissime e fragilissime protoninfe bianche.
Allontanate per precauzione tutti gli adulti. Vi chiederete come distinguere
gli animali appena descritti: le specie sono classificate in base alle
proporzioni ed alla disposizione delle setole sul corpo, per cui accontentatevi
di individuare il genere: Roncus, come nella foto; Neobisium, molto più scuro,
spesso nero; Ctebius, più piccolo, zampe e palpi sottili, velocissimo (se vi
scappa è sicuramente lui!). Spero che quanto detto possa aiutare i valorosi che
volessero cimentarsi con questo piccolo grande predatore.
Euscorpius
italicus E' il più facile da
trovare sollevando tronchi caduti o sassi in luoghi umidi, a dispetto di quanto
li si dipinga aggressivi gli scorpioni non sono così desiderosi di pungere e di
solito li si raccoglie senza problemi mentre mantengono una posizione contratta
con zampe raccolte contro il corpo e "coda" piegata sulla schiena (si possono
anche prendere a mani nude afferrando tra due dita proprio la "coda", ma per non
danneggiarli è più pratico usare una piccola scatola in cui farli cadere). Se lo
spazio a disposizione è sufficiente ci si può azzardare ad ospitare più
esemplari in una stessa teca li si vedrà così compiere i combattimenti rituali
loro propri (peraltro simili alla "danza" compiuta prima dell'accoppiamento). In
realtà è meglio tenere ogni esemplare in un singolo piccolo contenitore
(14x8x8cm sono OK), così saranno meno stressati. Come arredamento suggerisco un
po' di terriccio umido sul fondo (importante perchè l'Euscorpius ama l'umidità)
corredato con qualche sassetto o pezzetto di legno che possa essere usato come
rifugio. Se tenete più esemplari è bene usare un contenitore più ampio ed
arricchirlo di moltissimi nascondigli per garantire un po' di privacy: il
sistema più rapido, ma che renderà gli scorpioni spesso invisibili, è quello di
porre uno strato di foglie secche spesso tre cm. Se raccogliete qualche
esemplare in primavera probabilmente le femmine saranno già state fecondate e
vedrete la prole verso giugno. Anche se a noi piace vedere i nostri beniamini,
offrite una tana ad ogni esemplare in modo che possa nascondersi quando lo
desidera (il che accade sempre durante il giorno). La caccia inizia di notte e
lo scorpione si aggira per la teca captando le minime vibrazioni del terreno
proprio come un ragno sente quelle sulla sua tela. Come preda potremo usare una
larva della farina che per la sua lentezza
è più catturabile, rispetto ad un grillo (che comunque finirà tra i suoi cheliceri).
Gli scorpioni non mangiano spesso
ed un pasto basta a nutrirli per una settimana e più. La cattura della preda
avviene tramite uno scatto dei palpi (le chele); una volta che la presa è ben
salda lo scorpione ripiega il telson e punge, con calma, un paio di volte la
larva sondando con la punta dell'aculeo la vittima per trovare un punto morbido
in cui riuscire a piantarlo. Quando questa non si muove più comincia il pasto
portandosela al sicuro nella tana. Come dicevo, se avete una femmina fecondata
(o se allevate più esemplari insieme) vedrete il suo ventre gonfiarsi
progressivamente, finchè un giorno appariranno sul dorso della "puerpera" un
branco di miniscorpioni bianchi (purtroppo non ho la foto da mostrarvi). Ebbene
sì, tanto per non smentire il loro elevato livello di specializzazione, negli
scorpioni la femmina esercita vere cure parentali proteggendo e scarrozzando i
piccoli fino alla loro prima muta (che li rende scuri), e poi via, ognuno per
sé. Diciamoci la verità ciò che potete osservare per un gigantesco
Pandinus si riflette perfettamente nel nostro Euscorpius allora
perchè incapponirsi nell'allevare uno scorpione di 20 cm quando possiamo
procurarcene uno, molto più alla mano, di soli 3 cm ? Vogliamo solo tirarcela da
"originali" a tutti i costi? Insomma prima di scartarlo provatelo!
Una nota che mi ha inviato Josè: "Quello che
volevo scriverti è qualcosa che già saprai di sicuro, ma che, a chi non conosce
bene queste bestioline, potrebbe essere utile. Gli scorpioni nel momento in cui
si sentono attaccati se capiscono che la situazione è senza scampo si
autoavvelenano. Ci tenevo a dir questo in quanto molte persone avendo uno
scorpione spesso tendono a stuzzicarlo per vederlo muovere, bisogna entrare
nell'ordine di idee che lo scorpione non è un giocattolo! E' una bestiolina
timida che vive di notte, si puo' certamente allevarlo, ma evitiamo ogni stress.
Cio' che ho detto trova conferma in un piccolo esperimento (crudele, quindi non
fatelo) che consiste nel mettere uno scorpione al centro di un cerchio d'alcool:
accendendo un cerchio di fuoco si notera' che lo scorpione sentendosi
nell'impossibilita' fuggire o difendersi si suiciderà immediatamente! QUINDI
STATE BEN ATTENTI A NON STUZZICARE TROPPO IL VOSTRO SCORPIONE, rischiate di
averlo sulla coscienza!!!"
Siete infestati?: scrivo questa nota non
per gli amanti degli scorpioni , ma per coloro che lamentano di trovarne per
casa (non avete idea di quante E-Mail di aiuto ho ricevuto negli ultimi mesi!).
Naturalmente sono contrario all'uso dei vari pesticidi, di cui la nostra povera
terra ormai trabocca, ma penso che con qualche precauzione sia possibile almeno
limitare al minimo il numero di questi ospiti indesiderati. In pratica le regole
sono tre: 1) mantenere l'ambiente secco (ad es con un deumidificatore): il
nostro Euscorpius ama l'umidità ed i suoi piccoli ne hanno realmente bisogno,
pena la disidratazione 2) non aprire le finestre di notte: so che d'estate
questa può essere una vera tortura, ma è proprio allora che i vostri inquilini
entreranno. Mettete almeno una zanzariera alla finestra (stando ben attenti a
non lasciare la minima fessura) 3) eliminare qualsiasi insetto che entri in
casa (pesciolini d'argento, ragnetti, mosche) per eliminare ogni fonte di
cibo. Comunque vorrei rassicurare tutti: la puntura dei nostri scorpioni non
è pericolosa e fa male quanto quella di un ape; in compenso per farsi pungere da
uno scorpione bisogna proprio metterci una mano od un piede sopra se no non
vengono certo a cercarci. Spero comunque che qualcuno di voi sappia guardare con
occhio amichevole e privo di pregiudizi questi fossili viventi che hanno visto
nascere e scomparire i dinosauri e che forse sopravviveranno anche alla razza
umana! A qualcuno è successo: ci sono un paio di nuovi amici degli animali
insoliti che invece di defenestrare lo scorpione trovato in casa hanno deciso di
allevarlo. Auguri!
Scorpione Imperatore (Pandinus
imperator)
Introduzione: Questo scorpione è sicuramente uno dei
più popolari invertebrati da terrario, il successo che riscuote è dovuto a
diversi fattori: facilità di trovarlo nei negozi anche a prezzi bassi
(solitamente un adulto non supera le 50.000 lire), relativa facilità di
allevamento, carattere tranquillo, veleno abbastanza debole e… dimensioni
eccezionali! Questo non significa che allevare quest'animale sia come avere
un pesce rosso, ma comunque rispettando delle regole basilari chiunque (madri e
mogli permettendo) potrà tenere in casa questo piccolo bestione.
Descrizione e Habitat: Avete presente un
comunissimo Euscorpius italicus?? Bene, immaginatevi uno scorpione identico ma
di 20 e passa cm. di lunghezza!!! Ecco cosa è lo scorpione imperatore. La parte
superiore del corpo è totalmente nera, mentre visto lateralmente nella zona
priva di corazza è molto chiaro, proprio il colore di questa zona, inscurendosi,
indica che l'animale si avvicina alla muta. Il pungiglione, che si trova
all'estremità della coda (telson) si presenta di colore arancio-ambrato;
informazioni sul sesso dell'esemplare si avranno osservando lo scorpione nella
parte inferiore: le dimensioni dei pettini bianchi saranno di maggior dimensioni
nei maschi, questi ultimi raggiunta la maturità sessuale solitamente sono più
grandi delle femmine. Questo scorpione è originario dell'Africa, in
particolare si trova nelle foreste del Togo e del Ghana, è un animale
prettamente notturno. Di giorno se ne sta infossato nel terreno, oppure trova
rifugio sotto radici o altri nascondigli naturali, mentre di notte esce allo
scoperto per andare a caccia catturando qualsiasi animale che i suoi pedipalpi
riescono ad immobilizzare.
Terrario: Come dimensioni, per un adulto,
non si dovrebbe scendere sotto una base 35x30, con un altezza sufficiente ad
evitare la fuga dello scorpione: si potrà scegliere un comune fauna-box, oppure
una teca in vetro, la seconda soluzione, anche se più costosa, è sicuramente la
più indicata. Visto che questa specie ha abitudini fossorie, provvederemo a
inserire un substrato di torba o vermiculite profondo una quindicina di cm.;
come riserva d'acqua si lascerà a disposizione una bacinella poco profonda dove
lo scorpione possa entrare completamente senza correre il rischio di annegarvi,
così potrà capitare di osservarlo totalmente immerso nell'acqua mentre si
rinfresca. Un nascondiglio, dove lo scorpione passerà gran parte della giornata,
è d'obbligo: potete scegliere quello che più vi piace, l'importante è che non
sia molto pesante e che non presenti spigoli, così in caso di crollo (a causa
delle abitudini escavatorie dell'inquilino) l'animale non subirà danni. Io
consiglio la spugna verde da fiorista, perché modellabile a piacimento e molto
leggera. Come arredamento potete inserire piante finte, o vere (queste vi
aiuteranno a tenere alto il livello di umidità); ovviamente la teca in questo
caso deve avere dimensioni adeguate, pezzi di corteccia, ecc.. ecc… Un neon
delle giuste dimensioni sarà sufficiente come fonte di illuminazione diurna,
mentre per osservare l'animale attivo durante la notte si potrà optare per uno
spot a luce rossa o una lampada UVA da 15-25W. Una caratteristica interessante è
la leggera fluorescenza che questa specie presenta nella più totale oscurità
veramente spettacolare come effetto!!!
Temperatura e umidità: all'interno della teca, la
temperatura deve variare dai 28° C nella zona più calda ai 22° in quella più
fresca, (dove sarà posizionata l'acqua). Per creare questo gradiente termico la
cosa migliore è di mettere in una zona della teca (o sotto il substrato se è
molto profondo) un tappetino riscaldante. Per quanto riguarda invece l'umidità
non dovrebbe scendere sotto il 70%, mentre potrà essere anche dell'85% quando lo
scorpione si avvicina alla muta, (lo si capisce perché si inscurisce
lateralmente e smette di mangiare per un periodo più o meno lungo). Questo
livello di umidità si ottiene, e mantiene, nebulizzando un paio di volte al
giorno con acqua tiepida l'interno della teca, per verificare i valori si
utilizzeranno un termometro ed un igrometro.
Alimentazione: Agli esemplari neonati si
offrirà un grillino di pochi mm. tutti i giorni, oppure drosophile
private delle ali, ai giovani e ai sub-adulti verranno offerti grilli di
dimensioni adeguate, camole del miele e della
farina, una volta ogni 3-4 giorni. Gli esemplari adulti invece verranno
nutriti ogni 7-10 giorni con grilli adulti, locuste, larve di Zophobas morio e, di tanto in tanto, si può dare anche un
piccolo topolino, non più grande di 7cm. A questo regime alimentare
possiamo anche aggiungere qualsiasi insetto di dimensioni adeguate che riusciamo
a reperire in natura, è importantissimo accertarsi che nella zona di cattura non
vengano usati pesticidi o diserbanti, in caso in cui non abbiamo questa
certezza, sarà necessario tenere l'insetto in quarantena per una decina di
giorni prima di offrirlo al nostro ospite.
Conclusioni: Questa specie come avrete
potuto constatare non presenta grosse difficoltà di allevamento, io mi sentirei
di consigliarla anche a chi si vuole avvicinare a questo hobby per la prima
volta, comunque un paio di cose da tenere sempre in considerazione ci sono:
- Che abbiamo a che fare con un animale velenoso e che il veleno, anche se
non molto potente, può causare GRAVISSIME conseguenze in persone allergiche.
- Anche se si vedono spesso immagini di persone con in mano questi scorpioni
(vedi anche quella allegata a questo articolo) io sconsiglio vivamente questa
pratica, perché sono animali imprevedibili, perché maneggiandoli li si stressa
notevolmente e perché non so se convenga scoprire se siamo allergici o meno al
suo veleno.
Ricordatevi che al momento dell'acquisto di questo animale vi devono
rilasciare obbligatoriamente il documento CITES Buon allevamento!!!
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