CORO: Luogo dove i religiosi celebravano la liturgia delle ore


UBICAZIONE: Chiesa, cappella del Beato, tribuna dell'altare.
DESCRIZIONE: E' una struttura ellittica in legno d'abete, sollevata dal pavimento e composta da 26 posti o stalli, il parapetto e il poggiapiedi. Gli stalli, con i braccioli chiusi da volute rientranti, sono sormontati da un alto dossale, scandito da pannelli chiari e da lesene scanalate con basi e capitelli, sui quali corre una ricca trabeazione. I due stalli coperti dal baldacchino erano riservati ai Superiori. La volta a botte è suddivisa, da strisce di stucco, in tre campi longitudinali: quello centrale è decorato con rosoni, e i due laterali, con festoni floreali, a curve, annodate tra loro con fiocchi a farfalla. La volta termina a catino, anch'esso diviso in tre campi, di cui quello centrale ha lo stemma francescano e i laterali hanno due corone di quercia che portano la data: A.D./1842.
MISURE: 280 x 480 x 910.
NOTA STORICO-CRITICA: Questo coro, che serviva per la recita delle Ore Diurne, aveva al piano superiore il coro di notte per la celebrazione dell'Ufficio delle Letture o Mattutino. I due cori, ristrutturati nel 1842 da P. Vitantonio Vernile, sostituirono quelli costruiti nella seconda metà del sec. XVII. Soltanto i saggi di scavo potrebbero appurare le ragioni che motivarono queste successive ristrutturazioni, ed altresì trovare possibili indicazioni circa la planimetria, la morfologia e l'orientamento della chiesa cinquecentesca. La mancanza di un comodo inginocchiatoio, che pure doveva esserci per i momenti di adorazione, fa pensare che il parapetto abbia subito uno spostamento in dentro, rendendo così impossibile con la sua attuale verticabilità utilizzare il poggiapiedi per inginocchiarsi.