LE QUALITA'...
Ma p. Guido non emerge soltanto per quello che ha fatto, per le sue molteplici e svariate attività, emerge e sarà ricordato da noi tutto soprattutto per quello che è stato, per il suo modo di essere in rapporto agli altri e per quel carattere che lo rendeva particolarmente simpatico e avvincente per tutti, che lo distingueva dagli altri e ti lasciava sempre un buon ricordo di lui. Innanzitutto fu un frate obbediente. I Superiori si fidarono molto di lui e per questo gli affidarono sempre compiti impegnativi e di responsabilità. Come ho già detto, a Bari ci fu un periodo in cui assommò in sè tre uffici molto impegnativi: quelli di Guardiano, di Parroco e di Direttore dell'Istituto per i Minori. Di fronte a tanta responsabilità p. Guido non si scompose mai probabilmente, penso, perchè svolgeva sempre tutto in sintonia e in accordo con i Superiori. Li informava previamente di quanto aveva in mente di fare e non si muoveva se non prima aveva illustrato i suoi progetti, non aveva richiesto le dovute autorizzazioni e non si convinceva che il Provinciale approvava e condivideva veramente quanto stava per compiere. |
E quando c'era qualche divergenza alla fine cedeva lui. Una volta fece spostare una vetrata, già quasi collocata in un certo luogo, solo perchè glielo aveva ordinato il Provinciale. Certamente gli costò molto ritornare a Foggia nel 1979, senza impegni di un certo rilievo e dopo 17 anni tra Bari e Bitonto. Lo fece notare anche al Padre Provinciale con queste espressioni: "Credevo che fossero uno scherzo le voci che mi erano giunte circa il mio trasferimento a Foggia. Ora l'ho constatato de visu su "In Famiglia". Sinceramente sono rimasto male, ma con la presente non intendo mettere in difficoltà nè Lei nè altri. Tutto mi aspettavo fuorchè Foggia. Non desidero sapere chi abbia avuto questa felice idea. Mi sia concesso un'alternativa: ovunque, fuorchè a Foggia". Ma p. Guido regolarmente si trasferì a Foggia.
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