I DUE ALBERI...


Oltre la piantagione del cetrangolo, la quale, secondo la tradizione,fu effettuata dal Beato piantando in terra il suo arido bastone, esisteva nel giardino del convento, dietro la chiesa, un albero ginepro. "Il quale ginepro, un dì suo bastone, piantato da lui, vegetò così vigorosamente, da arrivare, dice la memoria, a pareggiare il convento nell'altezza del fusto, quasi fosse cipresso". E a quel tempo i vari fedeli venivano a chiedere le "coccole" al veterano ginepro, e con gran devozione i malati che ne mangiavano i frutti ricevevano le loro bramate grazie, ma come l'altro albero essi richiedevano non sono i frutti ma tagliavano anche i rami, facendolo seccare.
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