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MENTRE ERA SEPOLTO...
Coloro che avevano conosciuto fra Giacomo in vita ed erano informati dei miracoli da lui operati, continuarono a invocarlo dopo il suo trapasso, anche se non potevano soffermarsi in preghiera dinanzi al suo sepolcro; questo si trovava in locali interrati a guisa di fossa comune attigua all'antica sagrasti e, pertanto, ne impediva la localizzazione. La tumulazione era uguale per tutti i frati, tanto che nel 1630, il francescano Messerotti, vescovo di Bitetto, venne sepolto nella stessa fossa comune. Non era il richiamo del luogo del sepolcro a tenere desto il ricordo di fra Giacomo bensì la santità, la cui fama era andata oltre i confini di Terra di Bari. Infatti, fra Mariano da Firenze riferiva nel V libro del Fascicolo che, dopo morte di fra Giacomo, in verità Dio fece per i meriti di lui molte guarigioni ed espulse i demoni dal corpo di molti ossessi; fra Marco da Lisbona scriveva nel 1570, in Minori in cui confermava quanto era stato riferito da fra Mariano: Dopo morte di fra Giacomo, nostro Signore fece per i meriti suoi molti miracoli, sanando gli infermi e liberando gli indemoniati.
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