Specifiche del Progetto
Il lavoro qui presentato è stato realizzato in collaborazione con il Prof.Arch.M.Scionti docente del corso di Composizione e Progettazione Urbana (a.a. 2000-2001).
Il progetto consiste nella definizione, all'interno del borgo murattiano barese, di un isolato polifunzionale così articolato:
- un piano interrato adibito ad autorimesse;
- un piano interrato adibito a negozi;
- una piastra a piano terra nella quale si collocano i negozi, una piazza definita nell'atrio interno dell'isolato e i collegamenti verticali con i piani inferiori;
- primo piano destinato ad uffici;
- quattro piani adibiti ad alloggi;
- piano attico.
Altre linee guida per la realizzazione del tema erano:
- lo schema costitutivo e i prospetti dell'isolato dovevano richiamare gli archetipi dell'architettura berlinese contemporanea;
- visto l'elevato soleggiamento che si registra
sulle superfici del sito, le zone notte dovevano essere disposte sul lato esterno degli alloggi;
- logge, con affaccio sulla piastra, per ogni alloggio .
Per la definizione del mio lavoro ho preso come riferimento l'isolato progettato da Aldo Rossi e Gianni Braghieri realizzato a Berlino nel 1980 lungo la
Kochstasse; la scelta di tale modello non è stata casuale.
Nel progetto di A. Rossi sono racchiuse alcune delle linee guida dell'architettura berlinese del dopoguerra come la combinazione di diverse tipologie
edilizie racchiuse dalla continuità dell'architettura residenziale che è sempre porticata a piano terra e aperta sul "giardino" interno.
Questo aspetto era già presente anche nell'architettura barese, in effetti il tipico isolato murattiano era definito da un giardino racchiuso dagli edifici disposti lungo il perimetro dell'area; a differenza del borgo murattiano la facciata continua dell'isolato berlinese non significa la non permeabilità tra esterno e l'interno, anzi il porticato fa da filtro attraverso le aperture al fine di rendere visibile lo spazio interno.
L'impronta del carattere nordico è evidenziata dai tetti spioventi intervallati dalle torri dei vani scala che si ergono al disopra dei diversi volumi quasi a definire un aspetto monumentale dell'opera.
Non è stato facile riadattare tale progetto al mio caso di studio, infatti sono state apportate profonde variazioni ai tipi edilizi di riferimento che però non modificano l'idea stilistica
iniziale ma lo rendono più vicino alla tipologia del contesto urbano.
La facciata dell'isolato di A. Rossi è coperta da un bree soleil che ne maschera il prospetto, tale soluzione è stata sostituita con un doppio rivestimento : il basamento e le torri sono state pensate in pietra arenaria e il resto della facciata in mattone laterizio faccia a vista; l'accostamento di questi due materiali è tipico dell'architettura urbana barese.
Tutti gli appartamenti sono provvisti di loggia, sulla parte esterna della facciata e/o sulla piazza interna,
Sono stati definiti 12 vani scala che collegano i 180 alloggi, mentre nel progetto di riferimento il distributore orizzontale e costituito dal ballatoio e non da pianerottoli, tale disposizione all'interno dell'isolato permette una notevole indipendenza dei singoli appartamenti e quindi definisce una grande flessibilità del progetto che potrebbe essere compartimentato per piano o per vano scala e adibito ad ulteriori usi come scuole, biblioteche, ecc.
Gli spazi interni ed esterni sono stati pensati definiti mediante l'ausilio di una maglia modulare di tipo scozzese.
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