CENTRO DI ITTICOLTURA

Viste le condizioni di disagio della marineria locale dedita alla pesca, è lecito supporre che l’impianto di un’attività del genere possa rivelarsi un sicuro polo occupazionale.

Le richieste del mercato di pesce sono in continuo aumento e sempre più mirano alla qualità.

In quest’ottica, chiaramente risultano lasciate fuori quei piccoli, pur se vivaci, centri dediti all’attività ittica, poiché le imprese che operano la trasformazione e l’inscatolamento del pesce richiedono determinati quantitativi e ritmi piuttosto regolari.

Chiaramente questi requisiti sono esplicabili da centri più importanti e organizzati.

Nel nostro caso, va inoltre segnalato il fatto che le imbarcazioni non sono grandi abbastanza da poter lavorare in maniera relativamente indipendente dalle condizioni meteomarine.

Si tenga anche in conto il carattere di frammentarietà dell’organizzazione della nostra marineria: parecchi pescatori lavorano singolarmente con la loro lampara privata (sono essenzialmente dediti alla pesca di scoglio con esche galleggianti).

L’installazione degli impianti di allevamento consentirebbe di impiegare quasi tutti i pescatori che annaspano tra stenti e disagi, fino all’assorbimento di buona parte degli iscritti al collocamento locale.

L’attività richiederebbe per lo meno le seguenti categorie di lavoratori:

La superficie destinata alle vasche di allevamento è di circa 18000 mq. La profondità media è pari circa a 4 mt, per un volume medio di 72000 mc.

In tali condizioni è possibile contenere un quantitativo di pesce pari a circa 15000 tonnellate.

L’attività, per il suo funzionamento, necessita di condotte per l’adescamento dell’acqua marina, per circa 600 mt di tubazioni, con ingresso del pescaggio sommerso nella cala di San Spiriticchio.

Tra i servizi erogabili previsti, il centro offre: l’opportunità della raccolta del pesce per deposito temporaneo in celle frigorifere (per una superficie di 2500 mq circa); capannoni per la spedizione e la vendita all’ingrosso del pesce prodotto (5500 mq); capannoni per lo scalo e la spedizione del pesce, con annessa via ferrata all’interno per il carico e lo scarico (8000 mq); tronco ferroviario con spazio di manovre del convoglio per una lunghezza complessiva di circa 500 mt.

Per rendere più agevole l’operosità dei lavoratori dell’intero impianto è predisposta anche una superficie destinata ad offrire servizio di ristorazione per gli addetti alle attività praticate nell’area delle ex AFP (900 mq).

Oltre 1600 mq di superficie sono destinati agli uffici e locali dell’amministrazione dell’intero impianto, compreso i locali di alloggio e/o di esercizio degli addetti alla custodia.