Il campione intervistato si è così pronunciato:
Si può evincere una sostanziale sfiducia nelle possibilità di rigenerazione dell’impianto come potenziale polo occupazionale, a fronte di una maggiore e diffusa convinzione che dall’area delle ex AFP non si possa ricavare nulla. Io credo che questo derivi principalmente dal clima di lassismo e delusione che ormai imperversa nel nostro territorio, più che da una assenza di spirito d’iniziativa, che pure nel meridione non è che sia così diffusa.
Si vorrebbero più case, perché forse il mercato immobiliare giovinazzese non offre ancora costi facilmente raggiungibili, e in termini di vendita e in termini d’affitto.
Si vorrebbe la tanto discussa zona artigianale, vista come zona per l’accentramento delle attività produttive.
Si pensa comunque ad un qualcosa di concreto, proposto da visioni di tipo tradizionale: casa e bottega.
Per alcuni, e sono il 5%, i capannoni della Ferriera rappresentano un problema: la tana dei sorci, possibilità di arricchimento per i soliti scaltri, un pericolo, un forte detrattore ambientale. Inoltre, c’è anche un certo timore che il comune possa trovarvi l’occasione di qualche buona tassazione, visti i bilanci non certo incoraggianti.