Monumento d’arte.
Il campanile di Modugno è una tardiva affermazione dello stile che trionfò nella regione nel secolo XII con le belle e superbe cattedrali che onorano la Puglia. Esso è citato anche nella Guida del Touring Club, che lo definisce: "un singolare esempio di persistenza della forma romanico-pugliese". E' una felice imitazione dei campanili di Bari e di Palo, entrambi del secolo XII. Il più antico campanile dell'architettura romanico-pugliese è quello di Bari, che fu l'esemplare in Puglia di tutti gli altri. Esso risale al 1177 quando l'arcivescovo Rainaldo ottenne da Papa Alessandro III la facoltà di permutare dei beni ecclesiastici per ricostruire la cattedrale distrutta nel 1156 da Guglielmo il Malo e " pro constructione campanilium ". Furono due i campanili della cattedrale di Bari costruiti a quell'epoca, entrambi uguali nella fattura e nelle proporzioni. Quello di destra crollò nel 1613; la ricostruzione iniziata alcuni anni dopo si fermò all'altezza della chiesa e quel campanile non fu più ricostruito. L'altro di sinistra che noi oggi ammiriamo non è l'originale. Questo crollò completamente per terremoto nel 1277; riedificato nel 1311, fu seriamente danneggiato da un fulmine nel 1750 e per le condizioni statiche sempre più pericolanti, ebbe prima demolito il solo torrino nel 1894 e poi, dopo la seconda Guerra Mondiale, nel 1948 fu completamente smantellato e riedificato con fedeltà nelle forme e nelle proporzioni all'originale a cura della Soprintendenza ai Monumenti, con l'intervento del Genio Civile. Gli altri campanili di Puglia ripetono la forma di quello di Bari, specialmente il campanile di Palo, che ne è una fedele imitazione e la cui costruzione risale con la sua chiesa allo stesso secolo XII. Il campanile di Modugno è posteriore a questi di quasi cinque secoli ed è un caratteristico esemplare di tardiva ispirazione allo stile romanico-pugliese. Ha forma quadrilatera, diviso in vari piani, con finestroni crescenti verso l'alto da bifore a trifore e a quadrifore, terminato da un piano rastremato a bifore e culminante con una cuspide a piramide quadrangolare. La sua altezza è, secondo Vinaccia, di m. 53, mentre, secondo Trentadue junior, sarebbe di m. 67 (quello di Bari è alto m. 68,90: quello di Palo m. 49). Trentadue lo dice simile al campanile di Siviglia. Ciò non è esatto poiché quello di Siviglia ha una sagoma ben differente, con un terrazzo più largo e più ornato, il che se gli conferisce una certa leggiadria, lo rende però più tozzo rispetto a quello di Modugno che ha forma snella e slanciata. Ci piace riportare per intero l'autorevole relazione del Vinaccia, che nel suo studio sui campanili di Puglia ha dedicato a quello di Modugno una particolareggiata descrizione. " Il campanile della chiesa SS. Annunziata in Modugno, è degno di considerazione non tanto per la /orma architettonica, che nelle linee generali si rassomiglia ai numerosi campanili sparsi nel Barese di antico stile romanico-pugliese, ma per le sue belle proporzioni, che nella gran mole lo rendono una svelta ed ardita costruzione. La sua forma è quadrata dilato m. 4, la sua altezza dal piano stradale lino alla punta della croce è di m. 53: dal piano della terrazza della chiesa è alto m. 41. Da quest'ultimo piano la torre campanaria si eleva libera da tutti i lati e si può ammirare la bellezza delle sue varie decorazioni. Peccato che non vi sia dinnanzi una gran piazza, dalla quale osservare tutta la prospettiva dell'edificio, che è ristretto in mezzo a molti caseggiati; mediocremente si può scorgere da una piazzetta postica alla chiesa della SS. Annunziata. La parte superiore del campanile soprastante la chiesa stessa è visibile da tutti i punti lontani, e nell'attraversare il paese con la ferrovia spicca nel sereno del cielo il profilo armonico della torre campanaria. In generale molti monumenti antichi delle città di Puglia, fra i quali più numerosi le chiese romaniche, non si possono bene ammirare per la ristrettezza della visuale. Come si accennava innanzi il campanile di Modugno nel suo insieme ha molte caratteristiche dello stile medioevale pugliese: Infatti la struttura della torre, di forma quadrata divisa in vari piani orizzontali,i suoi finestroni con alto torrino superiore coperto da guglia piramidale,i motivi decorativi in genere sono imitazioni dell'antico stile, di cui son fatti quasi tutti i campanili Baresani. Non si può disconvenire però che in questa costruzione si appalesi l'influenza dello stile del Cinquecento, quando si considerano le forme delle singole membrature più svelte e le modenature più ravvicinate al classicismo. L'altezza dei finestroni è due volte e mezzo la lunghezza; le colonnette interne con capitelli corintii sono anche più esili dell'ordine vignolesco; il cornicione di coronamento è di belle proporzioni e le sue modenature più robuste e di maggiore aggetto producono migliore effetto di prospettiva. Notevole è il toro che si trova a segnare la linea dell'architrave del cornicione. La parte superiore della torre campanaria nelle sue quattro faccie è decorata similmente e con la solita motivazione dello stile pugliese cioè con la graziosa merlatura di archetti circolari su mensolette; sormontata da un fregio a denti di sega e con lesene angolari. L'istessa decorazione si ripete nelle faccie del torrino terminale. I vani arcati dei finestroni si ingrandiscono nelle dimensioni a misura che si va in alto, e sono variamente ripartiti gli aggiustamenti interni. Così al primo piano sul terreno le finestre sono bifore, al secondo trifore, al terzo quadrifore. Le colonnine che spartiscono i larghi vani arcati sorreggono graziosi archetti lunati, che nella trifora al secondo piano sono disposti a trilobati. I timpani superiori agli archetti sono oggi chiusi in muratura ma forse nell'antichità dovevano essere anche sfinestrati " . Sotto il fregio della loggia si leggono tutt'intorno sui quattro lati le seguenti frasi: ad est " Christus Rex venit in pace " - a nord: " Et Deus homo factus est " - ad ovest: " Honorem Deo liberationem " - a sud: " patriae - A. D. 1914 ". Le stesse parole sono incise sui campanili di Palo e di S. Marco a Venezia. |