Il campanile.

Con la costruzione della nuova chiesa si presentò alla cittadinanza di Modugno l'esigenza di un nuovo campanile. Una chiesa senza campane è come una persona senza voce; un abitato senza campanile è come un reggimento senza bandiera. Perciò ogni paese volle in ogni tempo costruire la sua torre campanaria e le popolazioni hanno sempre fatto a gara per erigere un campanile che ben rappresentasse la città.

Il campanile non è solo la torre: esso prende il nome dalla campana, per la quale nacque e alla quale serve, lanciandone i rintocchi in lontananza. Ogni campanile ha quindi il suo concerto di campane più o meno numeroso ed ogni campana ha una voce distinta corrispondente ad una nota musicale da cui prende il nome. La gente del paese conosce bene le sue campane, distingue il timbro di ognuna, le personifica dando loro un nome popolare ed è affezionata ad esse come a persone di casa.

L'origine dei campanili è antichissima. Dopo che la Chiesa ebbe la libertà religiosa ed iniziò ad elevare ovunque i suoi templi, ben presto comparve anche la torre campanaria.

Questa forma architettonica non esisteva affatto presso i Greci ed i Romani e lo stesso nome " campanile " non deriva dal latino, poiché in detta lingua esso nei primi tempi era chiamato " turris sacra ".

L'uso delle campane risale al secolo V, ma esse venivano sospese in modeste celle di legno o di muratura.

Il campanile come corpo di fabbrica a sé stante è una costruzione eminentemente medioevale.

Nei santuari pugliesi anteriori al Mille queste costruzioni hanno forma di semplici torrette.

Con lo sviluppo degli stili architettonici, anche le torri campanarie assumono forme diverse. Nelle chiese romaniche i campanili prendono forma di torri rotonde; nello stile lombardo invece diventano torri quadrate a diversi piani. Primi costruttori dei campanili in Puglia furono i Maestri Comacini.

 

La costruzione del nuovo campanile.

Ogni paese nella nostra regione ambì avere un bel campanile, anzi il suo campanile, con fisionomia propria anche se di stile comune ad altri e con una voce dal timbro ben distinto delle proprie campane.

Così il campanile, per le sue inconfondibili caratteristiche e perché svettante su tutto il caseggiato quasi a vigilarlo e a rappresentarlo, divenne sinonimo di paese, simbolo di un centro urbano, orgoglio di una popolazione. Perciò la costruzione di un campanile ha rappresentato in ogni tempo la passione di una città.

La popolazione di Modugno, con la nuova chiesa, si propose subito di costruire anche la nuova torre campanaria, una torre che si distinguesse tra le altre, una torre robusta, alta e soprattutto artistica, secondo lo stile che più fece onore alla regione: il romanico-pugliese. Non sappiamo nulla delle forme del campanile della vecchia chiesa. Di esso abbiamo solo un cenno in un documento del 1515 in cui si dice che quando allo scoppio della guerra tra Francesi e Spagnoli nel 1502 Isabella d'Aragona si dichiarò a favore di quest'ultimi, due sacerdoti di Modugno dimostrarono subito la solidarietà della popolazione per Isabella, issando sul campanile la bandiera della duchessa. Il vecchio campanile fu abbattuto per la costruzione della nuova chiesa. Contemporaneamente alla esecuzione dei lavori di questa, fu iniziata nel 1604 anche la costruzione del nuovo campanile, giacché fino all'altezza della terrazza della chiesa la torre campanaria è incorporata nella fabbrica del presbiterio. Costruttore fu lo stesso artefice della chiesa, Bartolomeo Amendola (ò Amendolara) (strumento del 21 giugno 1604).

Nel 1612 la costruzione doveva essere giunta al terzo piano, poiché quella data è scolpita nell'arco della trifora, e due anni dopo era certamente già completato anche il loggiato, come apprendiamo dalla data 1614 incisa sotto il cornicione. Il resto della torre deve essere stato terminato l'anno dopo: ne sarebbe conferma la data 1615 che si legge su una campana.