Fortificazione
Come si è già messo in evidenza, il processo di
fortificazione appare quello più importante ai fini dell'incidenza
sull'architettura della masseria ed è particolarmente leggibile,
essendo decisamente posteriore alla data di fondazione attribuibile
all'edificio.
Si tratta sostanzialmente di una "chiusura" rispetto
al territorio, conseguenza da una insufficiente sicurezza nelle
campagne, poiché non più garantita né dalle
amministrazioni comunali, né da quelle provinciali né
da quelle centrali. Questa incapacità insieme alla crescente
crisi del mezzogiorno, fu tra le principali cause del fenomeno
del brigantaggio. In particolar modo fu proprio il disgoverno
spagnolo a far si che il brigantaggio divenisse endemico per secoli.
Si pensi poi proprio alla funzione di accumulo di risorse sia
in natura, soprattutto in certi periodi dell' anno, sia in denaro
poiché la gestione delle masserie richiedeva grossi capitali
per i salari, per l' acquisto di attrezzi e di bestiame: è
evidente quale richiamo dovevano costituire per le bande di briganti
e quale impegno dovevano porre i massari o i proprietari per dotare
le masserie di idonee difese.
I requisiti atti alla difesa sono sostanzialmente torri, garitte
pensili, caditoie, ronde, torrette, muri di cinta con camminamenti.
Nella Lamberti, stranamente, gli unici attributi difensivi sono
le garitte pensili e il camminamento sul muro di cinta. Le garitte,
tra l'altro, non hanno feritoie ma finestrelle che risultano
orientate in modo consentito non efficace né la difesa
radente né la difesa della scalinata.
La possibile spiegazione potrebbe essere quella di un ruolo più
di immagine e di potere che di difesa vera e propria, in un periodo
di relativa calma.
Già dal secondo decennio dell'800, infatti, l' apparato
repressivo va sempre più perfezionandosi sulla base delle
carte militari approntate in quegli anni , si stabiliscono con
precisione le masserie da difendersi, si determinarono i contingenti
necessari per la difesa in ogni posto.