LE TELE DEL CICLO MARIANO

Nel coro e nel retrospetto della facciata sono collocate sei tele ovali di modeste dimensioni raffiguranti scene tratte dal Vecchio Testamento o dalla leggenda aurea e incentrate sulla Vergine.
Si tratta di soggetti che hanno accompagnato sin dalle origini il culto mariano, testimoniandone l'evoluzione.
Il ciclo pittorico, anche se organico nella concezione, non ha però una unità di stile per cui non si può parlare di un solo autore, contrariamente a quanto si è talvolta cercato di sostenere, ma di anonimi tiseschi limitatamente alle tele del coro.
Inoltre tutte le altre chiese dedicate al culto mariano, presentano quasi sempre gli stessi soggetti iconografici, non differenziandosi quindi la cappella di Carmiano da una consuetudine molto diffusa e che trova la sua giustificazione in una committenza orientata dagli ordini religiosi che sostenevano le varie confraternite.
Le sei tele sono così ripartite: Annunciazione e Assunzione nel retrospetto della facciata, Natività della Vergine, Visitazione, Presentazione di Maria bambina al tempio e presentazione di Gesù nel coro.
Gli ovali del Coro presentano una notevole alterazione cromatica, dovuta alla fuliggine accumulatasi per oltre due secoli e necessitano di una pulitura che restituisca i colori originali.


L' Annunciazione

Il momento rappresentato è il "fiat volumptas tua" , quando la Vergine, inginocchiata e con le mani incrociate sul petto, gli occhi bassi e il capo chino, accetta umile e pura la parola divina.
L' ambiente è quello raccolto e intimo della stanza della Madonna quasi stravolto dalla irruzione del cielo con l' angelo nunziante. A testimoniare la tranquillità e l'ordinarietà precedente l' arrivo dell' angelo è il cesto con il lavoro interrotto, poggiato sul pavimento che, con la sua geometrica scansione è l' ultimo residuo dello spazio fisico. L' opera è senz' altro barocca, con il cielo che invade la stanza, l'angelo a cavalcioni della nuvola che reca in mano il giglio e l' altra rivolta al cielo ad indicare la superiore volontà divina, il corteo degli angeli che partecipano all'evento: non sembra quasi di essere sulla terra. Tuttavia conserva proprio nei particolari fisici e in quelli di intimità domestica reminescenze delle Annunciazioni del '500.
Nel trattamento del panneggio vi è una contrapposizione tra le morbide e rilassate pieghe del manto della Madonna e del panno sul cesto, come se l' aria fosse ferma, e quelle dinamiche e frementi dell' angelo nunziante, cariche di energia controllata cui fa da contrappunto il moto delle nuvole.
La cromaticità è tutta basata sulla chiara tonalità della luce e quella fredda del manto della Vergine a cui fa eco la zona buia della stanza, mentre i mattoni sintetizzano entrambe. Le poche macchie di colore diverso, la fascia dell'angelo e l'abito della Madonna, sono dissimulate tra le gamme dominanti.
Le figure sono distribuite attorno al centro fisico dello spazio occupato dal raggio di luce che investe la Madonna.


L'Assunzione

La tela rispetta pienamente i canoni barocchi: la Madonna troneggia al centro, resa maestosa dalle ampie pieghe del mantello, lo spazio interamente occupato dalla nuvola su cui è assisa e l' immancabile corteo di putti che le fanno corona.

Natività della Vergine

Il momento rappresentato è quello immediatamente successivo alla concitazione della nascita; lo schema compositivo è policentrico e complesso, dominato dai forti contrasti dei toni, in parte attenuati dalla patina del tempo. Attraverso il drappeggio dei vestiti si trasmette parte dell' agitazione appena conclusa, mentre dai volti delle donne traspare la serenità ormai raggiunta.
L' ambiente è quello di una famiglia agiata, come prova il ricco tendaggio sullo sfondo, la scalinata posta tra i due vani e gli stessi abiti indossati dalle donne.
Tutti i personaggi volgono lo sguardo in punti diversi e tutti sembrano ormai estraniarsi alla scena di cui fanno parte.


La Visitazione

Il momento rappresentato è quello dell' incontro, con i due sposi distribuiti sui lati, Zaccaria sulla soglia di casa, Giuseppe a un livello inferiore e arretrato, dando l'illusione di essere inginocchiato, mentre in realtà corre incontro al gruppo, col mantello pieno di vento.
Lo spazio fisico è diviso in due parti: quello destro abbozza uno scorcio di paesaggio urbano, con poche linee a definire un palazzo e un rudere di una porta, testimonianza di un gusto per il pittoresco già affermatosi nei primi anni del '700; a sinistra domina un paesaggio illuminato da una luce crepuscolare e strutturato per piani successivi: la strada, l'albero, l' orizzonte, mentre sul lato destro la profondità è determinata ricorrendo a linee di fuga.
Il centro ideale della tela è rappresentato dall'affettuosa e delicata stretta di mano con cui Elisabetta prende quella di Maria.


La Presentazione di Maria bambina al tempio

Nell' ovale è raffigurato il momento in cui la famiglia di Zaccaria giunge al tempio e Simeone le si fa incontro.
Lo spazio è strutturato in modo da fermare l' attenzione all'ingresso del Tempio, che l'autore richiama con uno scorcio di gradinata e con una coppia di colonne binate di cui si intravede uno degli alti basamenti; sia la parte superiore del tempio che tutto lo sfondo è interamente nascosto dalle nuvole da cui emergono dei puttini.
La luce, proveniente da sinistra, crea ombre nette e consistenti.


Presentazione di Gesù al tempio

Nella tela il momento raffigurato è quello del riconoscimento della divinità del Bambino Gesù da parte di Simeone e il ringraziamento del Sacerdote a Dio, che gli ha concesso tale privilegio.
La Madonna, inginocchiata, si dispone ad accogliere il Bambino tra le braccia. L'ambiente è quello classico: l'interno del tempio, Gesù in piedi sull' altare poligonale della circoncisione, Giuseppe sul lato destro regge il bastone fiorito e due tortorelle, l'offerta della gente povera, così come l'agnello è quella dei ricchi. Alle spalle di Giuseppe, sullo sfondo in penombra, si intravede la profetessa Anna.
Le differenze cromatiche sono smorzate, non vi sono forti contrasti tra ombre e luci.Il trattamento del panneggio e la resa dei lineamenti indicano una buona mano.

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