LA CHIESETTA DEL TURRISO

Questa Chiesetta è la più antica di tutte:risale quasi certamente all' anno 1400, se non addirittura ad epoca anteriore.
La Chiesetta è ubicata in contrada "Turriso" e dista dal paese oltre due chilometri.
Fu costruita a suo tempo a spese dei fedeli , in particolare col concorso dei proprietari terrieri di quella contrada, e fu dedicata al culto della Madonna di Costantinopoli e più tardi , verso il 1700, a quello di Santa Maria di Leuca.
In origine vi era un Altare di antica fattura con sullo sfondo l' immagine della Madonna dipinta.
Dopo il 1640 la Chiesetta fu restaurata e costruita la volta in pietra.
Durante la seconda metà del 1700 la Chiesetta venne abbandonata :per un periodo di oltre un secolo quella Chiesetta non solo venne abbandonata a se stessa, ma, peggio ancora, profanata in mille modi dai mandriani di pecore e di capre.
All' inizio del 1939, forse per intercessione della Madonna di Costantinopoli, una benefattrice e devota di Carmiano, la signora Rosaria Ciccarese, in suffragio del marito defunto, provvide al restauro della Chiesetta a spese sue.
Nello stesso tempo i coniugi Sellani donarono alcune aree di terreno alla Chiesetta, al fine di creare uno spiazzo retrostante per permettere ai visitatori ed ai gitanti di potersi trattenere a loro agio vicino alla Chiesa.
A tale scopo fecero mettere a dimora alcuni alberi di pino e di eucaliptus al limite della proprietà donata, per creare un po' di ombra e di refrigerio nelle giornate assolate durante il periodo estivo.
I lavori di riassetto dulla Chiesa furono portati a termine, tanto che il 10 aprile di quell' anno 1939, lunedì di Pasqua, il tempietto fu riconsacrato e riaperto al culto della Madonna di Costantinopoli.
Si svolse, naturalmente, anche la festa della "Pasquetta" (lu riu) e furono numerosi i fedeli che presero parte ai festeggiamenti in onore della Vergine Santissima e che trascorsero in piena letizia gran parte della giornata primaverile nei campi e sui prati erbosi.
Ma una sorte infausta era riservata a quella Chiesetta: non doveva resistere a lungo!
Subito dopo lo scoppio del secondo conflitto del 1940, la Chiesetta crollò rovinosamente ed i suoi ruderi rimasero ammucchiati lì per alcuni mesi.
Finalmente, nel mese di marzo del 1963, a distanza di un mese o poco più dalla celebrazione della Pasqua, alcuni amici agricoltori, ferventi devoti della Madonna di Costantinopoli, proposero la costituzione di un comitato ,con a capo il Sindaco,che avesse il compiti di reperire i fondi necessari per la costruzione di una nuova Chiesa nel medesimo posto in cui esisteva quella vecchia, in maniera da ripristinare la secolare tradizione del culto della Madonna di Costantinopoli e della festa di Pasquetta.
Si fece redigere immediatamente un piccolo progrtto dall' Ing. Gaetano Cappello, che prevedeva la costruzione della Chiesetta di un solo vano poggiato su di uno zatterone in calcestruzzo al fine di eliminare il pericolo di ulteriori crolli.
I lavori procedettero velocemente e anche il contributo da parte della cittadinanza fu immediato e generoso.
Il lunedì di Pasqua del 1963 a tutti i fedeli, vale a dire alla gran parte dei cittadini, che si recarono nella contrada Turriso, si profilò da lontano al loro sguardo, meravigliato e compiaciuto nello stesso tempo, la bella visione della nuova Chiesetta della Madonna di Costantinopoli in una piccola oasi di verde e di frescura.
Al di sopra della porta d' ingresso compariva e compare tutt' ora una targa marmorea con la seguente scritta:"A conferma della secolare devozione alla MADONNA DI COSTANTINOPOLI il popolo di Carmiano con amore ricostruiva PASQUA 1963".
Da quella volta in poi, tutti gli anni, il lunedì di Pasqua si svolge presso la Chiesetta del Turriso, in un' atmosfera di gaudio e di fervore generale , la festa in onore della Madonna di Costantinopoli, con la celebrazione delle messe, con della musica, con dei giochi e, per finire, con lo sparo dei fuochi d' arificio.