CARMIANO NEL PERIODO DEL CRISTIANESIMO

Il Duca di Benevento estese i suoi possedimenti sino ai confini del feudo di Carmiano ed i Greci, per evitare le scorrerie nemiche nei territori di loro appartenenza , costruirono una grande muraglia detta "PARETONE" o "LIMITONE" o ancora "MURO MAGNO" che esisteva ancora nel secolo XVIII e del quale si trovano di tanto in tanto i resti ancora oggi.
Questo muraglione attraversa il territorio di Veglie , quello di Leverano e andava a finire a poca distanza da Otranto.
In quel periodo, e poi ancora in seguito , durante le lotte iconoclaste , trovarono rifugio presso di noi numerosi monaci greci basiliani , così chiamati perchè seguaci delle regole di San Basilio il Grande.
Le nostre popolazioni non soltanto dettero loro asilo , ma custodirono anche molti cimeli di arte sacra , tra i quali , ad esempio , molti quadri di Madonne di Costantinopoli , come quello conservato nella nostra "Chiesa del Turriso".
Un poco più tardi , cioè nel secolo IX e X , il Salento , e quindi anche il nostro territorio , subì un' altra terribile invasione da parte dei Saraceni , degli Ungheri e degli Slavi , i quali seminarono ancora la distruzione e la morte nelle contrade da loro attraversate.
A seguito di questa ennesima devastazione , nessuno degli storici parla più di Carmiano fino all' anno 1000.



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