TORRI

Le due torri gemelle a pianta quadrata (m. 5 di base e 36 di altezza) costituiscono, con le tre cupole, la nota archittettonica eccezionale ed inconfondibile della chiesa. Le torri capanarie erano un pò come le torri dei Palazzi Comunali, cioé pretesti archittettonici per impiego di ordine militare. Questo é anche il senso che si coglie nelle due torri del Duomo di Molfetta, città sprovvista di un turrito palazzo comunale. L'autorità civile, infatti, volle ed ottenne esclusivamente per sé una torre (quella a nord, verso il mare) con funzione esploratoria, per prevenire incursioni da mare a terra: ha infatti un aspetto più massiccio per tutto il primo ripiano con una sola monofora. Qui erano collocati i soldati di vigilanza con il compito di dare ogni quarto d'ora l'allerta alle sentinelle disposte lungo il mare. L'altra torre apparteneva invece al Capitolo ed aveva funzione campanaria; é divisa in tre ripiani con bifore sulle quatro facce di ogni piano. Gli ultimi ripiani di ciascuna torre portano sui quattro lati finestre bifore in una superfice rientrante rettangolare con motivo di archetti; negli altri ripiani le bifore hanno archi lobati su muro rientrante a forma di grande arcata cieca.
Entrambe le torri hanno subito vari danni nel 1516 a causa di un fulmine e nel 1529 durante il sacco di Molfetta da parte di francesi. E' una tradizione pugliese incorporare le torri nella facciata orientale, scartando quella principale, quasi a coronare l'abside (la parte più sacrale del tempio) e prolungare verso l'alto le traverse della croce. Le torri campanarie in Puglia hanno in genere un torrino terminale con copertura piramidale, le nostre invece terminano con copertura a terrazzo e muro in aggetto che fa da coronamento.