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Quello a Sud è l'unico ingresso
originario della chiesa. L'arcata porta un ornato a punto
di diamante, mentre il fondo a muro della lunetta è
arricchito di elementi ornamentali a rilievo molto basso
costituti da tre medaglioni intorno ad una croce centrale
gigliata tipica dello stile romanico; i due medaglioni
alla base sono a forma di rosone quello al vertice porta
in simbolico agnello divino con croce, corona ed aureola.
Sopra il portale, nel 1636, furono aperte tre finestre di
gusto tardo-rinascimentale dal vescovo G.Petronio. Le tre
finestre furono aperte per necessità di aria e luce
all'interno, ma a questa idea dovette unirsi una
riprogettezione di quel tratto di facciata per dare
all'unico ingresso rimasto una certa importanza
architettonica. Infatti il nuovo bastione della città
aveva chiuso il portale ad Ovest, mentre quello a Nord fu
chiuso perchè troppo battuto dal mare. Il motivo
ornamentale delle finestre è di ordine classico corinzio
con la caratteristica foglia d'acanto che qui vediamo con
un fiore improprio al centro dei girali: è un elemento
simbolico alludente al giacinto. In questi tre
vani furono collocate le statue di pietra di epoca
romanica che erano presso la facciata della chiesa. Sulla
finestra centrale ci sono tre stemmi ed una scultura. Il rilievo in
pietra calcarea del di epoca romanica era un reperto
erratico qui riuitilizzato; proviene forse dalla
delmolizione della chiesa che esisteva precedentamente.
E' infatti molto rudimentale la lavorazone è anche
diversa l'immagine se la confrontiamo con il Cristo in Trono proveniente
dalla demolizione dell'antico presbiterio. Questa
versione è invece molto simile al Cristo in trono
scolpito nella serraglia della parte più antica della
chiesa. Sempre nella facciata meridionale si trovala Meridiana. Si tratta di
una piccola scultura inserita nel muro di transetto,
quindi della prima parte della costruzione della chiesa.
Come in altri esemplari dell'epoca, ha il quadrante
semicircolare, non porta segnate le ore né in cifre né
in lettere. La testina che regge con la bocca lo stilo,
è la parte centrale da cui partono dodici scanalature
rappresentanti dodici ore dalla levata al tramonto del
sole. Questi orologi era in genere collocati ad altezze
elevate per cogliere in pieno la luce del sole, ma
risultavano poco leggibili da terra. In reatà la lettura
diretta era affidata al companaro, il quale aveva il
compito di trasmettere l'ora con le varie compane e i
rintocchi convenzionali che scandivano i ritmi non solo
del culto religioso, ma anche della vita sociale. Il muro
a sinistra è uno dei lati della cappella
dell'Immaccolata D, la più piccola delle cappelle di
questa chiesa. la finestra è posta su un muro rientrante
inquadrato da uno zoccolo in basso, due lesene ai lati ed
in alto da archetti trilobati poggianti su peducci di
gusto veneziano. Agli estremi di questa fascia decorativa
vediamo due conci su cui erano due sculture purtroppo
distrutte; nella parte centrale corre un elegante fregio
con fusto ondulato e foglie d'acanto, infine una
cornicetta con foglie e palmette. E' molto probabile che
questo elegante tipo di facciata di stile gotico si
ripesse sugli altri lati, addossati ora da costruzioni
civili. Presumibile la copertura a cono o piramidale con
regolari "chincarel>le". |
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