PIANTA
Quando nel 313 un imperatore romano pagano, Costantino, diventò
cristiano e decretò la libetà di culto per i seguaci
di Cristo, i cristiani uscirono dalle catacombe e cominciarono
a costruire le loro chiese. La nuova religione, però era
povera di cultura anche nel costruire i propri templi e nel dipingire
per narrare la propria storia. Così la basilica romana
d'uso prettamente civile fu presa a modello: venne infatti adottata
la forma geometrica a pianta allungata divisa in tre navate, di
cui quella centrale più alta e spesso chiusa da un abside.
Anche nella pianta si evidenziano i due momenti diversi di costruzione:la
parte orientale (evidenziata in figura dal tratteggio) è
la parte iniziale ed antica della costruzione; nei punti segnati
con "a" e "b" si nota un'evidente
interruzione della muratura
e la ripresa dei lavori di completamento.
Le due Cappelle di A e B di S.Michele e S.Caterina, sono da alcune
considerate due torri mozze ma le loro murature non sono tali
da predisporre una presunta sopraelevazion; saranno state parti
integranti del bastione di cinta associate alla costruzione della
chiesa ed adottate nelle loro funzioni di cappelle. Quella di
S.Michele (A) sembra la più antica, ha il muro esterno
allineato col muro di cinta, perciò risulta ripiegato rispetto
alla facciata della chiesa. La cappella di S.Caterina (B) infatti
conferma tali ipotesi per la presenza dell'abside mentre l'esterno
ha tutto il caratttere di una torre di bastione collegata alla
cinta di mura a Nord; di questo tratto, un resto é rimasto
addossato alla cappella "C", il rimanente che recintava
lo spazio "S", é stato demolito.
La pianta dell'abside e delle torri (lettere H, L, M, N,) si riferisce
all'altezza del primo piano ove ha inizio la scala a chiocciola
per i piani superiori. Lo spazio E é l'intero ambito della
sacrestia ove si entra dal cortile T ed include gli ingressi 7
ed 8 rispettivamente alla chiesa e alla torre campanaria.
Notare la strana diversità nella pianta dei due pilastri
orientali che convalida l'ipotesi di una precedente costruzione
non del tutto demolita, sulla quale é stata costruita la
nuova.
I tre ingressi sulla facciata ( 1,2,3) sono di recente ricostruzione
dei quali il 2 ed il 3 sono oggi murati. Quelli laterali 4,
5, 6, sono originali, ma di date diverse in ordine numerico: la
prima (4), la più antica ad arco romanico, le successive
ad arco ogivale di cui 5 è divenuta l'ingresso della cappella
C, la 6 é murata.
La forma generale della pianta di questa chiesa è in realtà
assai irregolare. Precisi rilievi tecnici hanno evidenziato che
l'asse è due volte corretto e cioé: si ha un asse
per tutta la parte orientale fino al transetto; un secondo piegato
a destra nella parte centrale e un terzo che ripiega a sinistra
per la campata di ponente; quest'ultimo tratto dell'asse, inoltre,
non è perpendicolare alla linea di facciata. Secondo V.M.Valente
tali irregolarità sono dovute a contingenze tecniche e
dalla interterruzione dei lavori. G.Valente ritiene invece che
l'inclinazione della pianta fu dovuta dai costruttori per rappresentare
il simbolo di Cristo crocifisso, il cui capo pende da un lato,
conformemente a quanto si riscontra nelle altre chiese.