vista Dove siamo
(Bisceglie)

L'abitato (41¡14' lat. N, 16¡ 30' long. E), posto a m. 16 sul livello del mare, consta di una parte moderna e di una medioevale.Dalla citta' vecchia si scende per piu' parti al pittoresco porticciolo;a sinistra del Porto corre la nuova strada litoranea che costeggia un ampio tratto della costa occidentale, fino a collegarsi alla STATALE per Trani all'altezza del Ponte Lama. La citta' e' un agglomerato di case anguste e malsane, quasi tutte lesionate, a uno o due piani, risalenti all' epoca normanna, con rifacimenti e sovrastrutture d' epoche successive. Caratteristiche le vie strette, le case a bugnato rustico e i " bassi". Di forma trapezoidale, essa si estende in declivio verso il mare, su una superficie di mq. 35.000, su cui vive oggi un quinto della popolazione, che si aggira intorno ai 50.000 abitanti. Il territorio ha una estensione di ht. 7.000 inferiore alla media dei Comuni Pugliesi. Con uno sviluppo di circa 126 km. di strade rurali, esso si spinge a SE verso Molfetta (a km. 10), a NO a Trani (a km. 8), a S verso Terlizzi (a km. 16), Ruvo (a km. 13) e Corato (a km.15). IL suolo, risalente all' eta' secondaria, e' costituito da formazioni rocciose del cretaceo, da terreno alluvionale profondo e assai fertile, da terreno sabbioso e terra rossa, il bolo ( il toponimoVUOLO), su tufi calcarei. Tipica e' la pietraviva, detta CHIANCA, che fu' utlizzata dai prestorici e viene usata per la costruzione di casette rustiche ( le TORRI), pareti e strade campestri. Il rilievo del suolo e' vario, con lievi alture , dette MATINE, cui si alternano le tipiche LAME, avvallamenti che scendono serpeggiando l'Adriatico, dovute, in eta' geologica, al simultaneo sprofondamento dell' Adriatico e sollevamento degli Appennini. Il terreno e' coltivato intensivamente a mandorli, olivi, e viti; ma non mancano altri tipi di colture. Le brevi insenature che si aprono lungo la costa prendono il nome di CALE (Calarossa, Cala di Fano, Cala dei monaci).