DALLE ORIGINI....

Nell' Alto Medioevo, dopo il crollo dell' Impero Romano d'Occidente e la conseguente calata di orde barbariche di varia provenienza, avviene in Italia una repentina trasformazione del territorio rurale e della sua architettura. Si assiste infatti al sorgere di piccoli villaggi agricoli fortificati detti "Curtes" o "Massue" per difendersi dalle sempre più frequenti scorribande con saccheggi e distruzioni . Si deve attendere però l'XI secolo, sotto la dominazione dei Normanni , per vedere un significativo frazionamento del territorio agricolo promosso da grandi complessi monastici responsabili, peraltro, di una profonda trasformazione della nostra agricoltura.
L' intera Puglia fu infatti suddivisa in numerosi Feudi (nel XII secolo se ne contavano circa 800), per porter così esercitare, da parte dello Stato un'azione di puntuale controllo del territorio.
Da quì il diffonondersi per tutto il sud, e la Puglia in particolare, delle Masserie.
La funzione di queste strutture, oltre a quella abitativa, ben presto diviene quella di ricovero per animali e per lo stivaggio di prodotti ed attrezzi agricoli. Pertanto la morfologia più diffusa è quella della residenza per lo più su due piani; il piano terra per il colono, il secondo piano per il proprietario. Intorno alla corte, una serie di di locali, stalle, depositi, frantoi, giardini quasi sempre piantumati ad agrumi o alberi da frutta; il tutto a formare dei complessi architettonici dai magici e incredibili equilibri.
Con alterne vicende, dopo secoli in cui la vita dei contadini scorreva lenta ed immutata, scandita solo da lunghe e faticose giornate di lavoro "da sole a sole" come si diceva, cioè dall' alba al tramonto, giungiamo ai giorni nostri.
Giungiamo dunque agli anni '60, anni di fuga dalle campagne per correre in fabbrica, anni del boom economico.
Da quì il lento ed inesorabile declino di queste splendide architetture rurali completamente abbandonate al ludibrio di orde di nuovi barbari che hanno saccheggiato, rotto ed asportato fregi, cornici, scale in pietra ed interi selciati di antiche "chianche" per decorare le loro abitazioni.
La masseria Eramo fortunatamente ha conservato lo splendore di un tempo perchè i proprietari ne hanno conservato la originaria funzione, conformazione e destinazione d'uso apportando solo interventi di recupero necessari.
La trasformazione più frequente, al momento,delle masserie in genere , almeno fino alla saturazione del mercato, è per un riuso ad "agriturismo", ovvero a strutture ricettive per banchetti, matrimoni, convegni. Purtroppo però questi interventi spesso non sono dei più felici, perchè quasi sempre comportano ampi sventramenti (per ottnere maggiori capienze) che spesso alterano irrimediabilmente la struttura.