COS' È LA "MASSERIA"?

La masseria pugliese, di notevole interesse architettonico per il suo lessico artigianale schietto e pulito, non è solo un'abitazione ma coordina in un' unità più complessa la residenza , il lavoro e la vita associata. È all'interno di essa che si organizza, immagazzina e commercia la produzione agricola di un piccolo ambito territoriale oltre a proteggere ed allevare il bestiame.

La Puglia ( soprattutto nel Salento e in prossimità della Murgia) è ricca di queste costruzioni. L'agro di Gioia è disseminato di masserie non fortificate ancora abitate. Tra i diversi tipi di costruzioni rurali, le masserie sono le più numerose e le più consistenti nella volumetria.

La loro semplicità formale, la linearità delle superfici, l' essenzialità delle decorazioni, l' estrema chiarezza strutturale, il loro significato umano sono tanto più evidenti in relazione al gusto intellettuale e tecnologico oggi prevalente nell'architettura.

La funzione è semplice qualificazione dello spazio interno: forme parallelepipede senza differenzazioni esterne, distribuite in uno schema planimetrico quadrangolare spesso a due piani.

E cosi che, l' unità, essenziale in tale architettura, si ritrova attraverso l'uso del colore, del materiale e soprattutto per una particolare disposizione dei volumi minori rispetto a quello principale.

La struttura diviene un fatto espressivo anche attraverso il materiale costruttivo più usato, il tufo, scavato e tagliato in cava secondo blocchi parallelepipedi di dimensioni pressocchè unificate.