Il Teatro Van Westerhout, realizzato nel 1888, cominciò a funzionare nella primavera del 1892, con la compagnia di operette di Gennaro Gonzales.
Il 18 aprile del 1896 ci fu la trionfale rappresentazione dell'opera lirica Doña Flor, composta e diretta da Niccolò Van Westerhout. Critici, musicisti, artisti, giornalisti e letterati vennero a Mola per assistere alla messa in scena dell'opera, interpretata dalla soprano Nadina Bulicioff, dal baritono Carlo Buti e dal tenore Angelo Angioletti, con l'orchestra del San Carlo di Napoli. La Bulicioff era tanto famosa e amata che Zeffirelli decise di immortalarla nella protagonista del suo film Il giovane Paganini facendola interpretare da Elizabeth Taylor; il film fu girato nel Teatro Petruzzelli e vi presero parte anche tanti molesi.
Negli ultimi anni dell'Ottocento e nei primi del Novecento il teatro ospitò importanti stagioni liriche; tra le innumerevoli opere rappresentate, ricordiamo il Rigoletto, La Traviata, Il Barbiere di Siviglia, I Pagliacci, la Cavalleria Rusticana, La Forza del Destino, con famosi cantanti lirici provenienti dal Metropolitan di New York, dalla Scala di Milano, dal San Carlo di Napoli, dal Petruzzelli di Bari.
Dopo l'ampliamento del teatro, approvato nel 1907, e fino ai primi anni Trenta, si susseguirono rappresentazioni operistiche con compagnie di risonanza nazionale, fra le quali quella di Gino Gianni; altrettanto intense furono le stagioni di prosa, con le compagnie di Angelo Musco, Rosina Anselmi, Carlo Ninchi, Carlo Tamberlani e di tanti altri famosi attori. Molte compagnie prima di recarsi a Bari, al Piccinni o al Petruzzelli, preferivano iniziare il loro "tour" nel Teatro Van Westerhout. Agli spettacoli di queste grandi compagnie si alternavano quelli della Filodrammatica Molese di Piero Delfino Pesce, composta da giovani attori dilettanti, una vera fucina culturale per la gioventù di quel tempo.
Nel 1929 nel vano del ridotto dei palchi fu realizzata una cabina di proiezione e il teatro divenne anche un cinema; questa trasformazione causò il lento degrado della struttura, soprattutto per quel che concerne l'attività teatrale vera e propria. Al termine della seconda guerra mondiale il teatro era ormai ben lontano dal suo antico splendore; vennero organizzati solo pochi altri spettacoli: rappresentazioni di operette del nostro concittadino il giudice Vito Valdemaro Morgese, interpretate da giovani molesi, alcune manifestazioni culturali o politiche. Fino all'anno del primo restauro, 1972, il teatro fu dunque completamente abbandonato perché non più agibile e divenne deposito di vari attrezzi e ricettacolo di topi.
Il 6 dicembre 1972, dopo oltre venti anni di completo abbandono, il teatro, restaurato fedelmente, fu inaugurato con un concerto dell'Orchestra Sinfonica della Provincia, diretta dall'illustre maestro
Nino Rota. Il 24 maggio del 1973 si inaugurò la stagione di prosa con il grande Eduardo De Filippo, il quale diresse i ragazzi del G.U.T. (Gruppo Universitario Teatrale) "Piero Delfino Pesce" nella sua opera L'Arte della Commedia; il maestro interruppe le recite al Teatro Eliseo di Roma per venire a Mola a provare per oltre un mese il lavoro messo in scena nella serata inaugurale. In questa occasione l'Amministrazione Comunale concesse al De Filippo la cittadinanza onoraria, per l'onore di averlo ospitato, per la dedizione che mostrò sia nei confronti dei ragazzi del G.U.T. sia nei confronti del teatro Van Westerhout, bisognoso di nuovi e concreti input.
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