L'inquadratura con un grande angolo di ripresa occupa una posizione di primo piano tra i problemi che si pongono a chi deve "fotografare l'architettura". La tecnica del fotomosaico è realizzabile con programmi di fotoritocco e consente l'uso di comuni obiettivi "normali" (con angolo non superiore a 60°). Il Teatro Niccolò Van Westerhout è localizzato in una strada (via Van Westerhout) la cui larghezza non consente di inquadrare l'intera facciata in un sol scatto fotografico; la facciata è stata quindi ricostruita a partire da sei foto principali e con l'ausilio di un valido programma di fotoritocco come Adobe Photoshop 5.0.
Le foto sono state realizzate con una videocamera JVC (mod.GR-FXM65) in grado di registrare fino a trenta scatti fotografici digitali in una propria memoria per poi trasferirli tramite cavo sul PC in un software in dotazione con l'apparecchio.

Il rilievo del prospetto principale mi aiuta a non perdere di vista le caratteristiche metriche dell'immagine che devo ricomporre, poiché ogni foto dovrà essere non solo ridimensionata, ma anche prospetticamente trasformata o addirittura distorta lì dove sia necessario. Ogni foto sarà resa trasparente in modo da ottenere la sovrapposizione ottimale tra la singola foto e il disegno sottostante.

Le tre riprese fotografiche che compongono la parte bassa dell'edificio sono state effettuate con asse ottico orizzontale; quelle relative alla parte alta dell'edificio con asse ottico inclinato verso l'alto. Le sei foto sono state a due a due (basso-alto) scattate dalla medesima posizione; le tre distinte posizioni di ripresa si trovano su una retta parallela al prospetto del teatro.

L'immagine della parte inferiore dell'edificio è stata realizzata attraverso un procedimento abbastanza semplice, in quanto il rispetto dell'asse ottico orizzontale nella ripresa fotografica non ha reso necessaria alcuna distorsione delle singole immagini, che hanno subito solo un leggero raddrizzamento prospettico, oltre al ritocco fotografico lungo le linee di cucitura, per uniformare toni cromatici e luminosità e per attenuare eventuali piccole discontinuità geometriche.







La parte superiore del teatro è stata fotografata con asse ottico inclinato verso l'alto: ciò ha reso necessaria anche la distorsione delle singole foto, nel senso che esse, dopo essere state modificate prospetticamente, sono state allungate verso l'alto.