Il territorio di Gravina dell' estensione di circa 45.000 ettari, ha a levante la città di Altamura, a ponente il territorio di Genzano, a settentrione le cittadine di Ruvo e Spinazzola, a mezzogiorno i territori di Matera, Grottole e Irsina. A questi comuni si allaccia mediante strade statali e provinciali, ed é fornita di due stazioni ferroviarie che la mettono in comunicazione diretta con il resto della Puglia e la Lucania.
Il suo clima é piuttosto temperato; l'agro é fertile e pittoresco per un continuo alternarsi di pianure, valli e colline. Il paesaggio é popolato di boschi (BOSCO COMUNALE)e vigneti ed offre ai turisti, specie in primavera e autunno, lo spettacolo di suggestivi panorami.
Come in genere tutte le terre del barese, Gravina difetta di una rete idrica superficiale; ma ha in compenso un sottosuolo ricco di acque potabili ed alcaline, il che favorisce dovunque lo sviluppo di rigogliose vegetazioni e l'esistenza di perenni fontane e pozzi d'acqua, che si vedono sparsi per le campagne e le vie.
L'industria agraria, il settore commerciale e artigianale, i lavori di carpenteria assorbono quasi tutta l'attività della popolazione. Si produce grano, cereali di ogni specie, vino (sono famose le Cantine di Botromagno), olio mandorle e frutta. Di pari passo procede l'allevamento del bestiame e relativi prodotti: si esportano pelli, formaggio e latticini freschi. Ancora oggi la caccia si presenta interessante per la svariata specie di volatili presenti sul territorio.
Adiacenti alla città si trovano numerose cave di tufo e di argilla, nonché estesi banchi di calcare e pietra dura, sfruttati come materiale da costruzione. Gravina quindi non difetta di numerosi e bei fabbricati " ora gai e snelli per giovinezza e stile, ora gravi e pregevoli per antichità ed arte".