TRANSUMANZA,consistente nella trasmigrazione del bestiame, sopratutto ovino, tra le regioni dalle contrastanti conclizioni climatiche, garantendo cosi',durante i rigori invernali delle zone montuose,i foraggi e le fresche acque delle pianure.Questo fenomeno fu piu' evidente in luoghi dove erano piu' accentuati i contrasti fra altipiani e pianure. Ne sono esempio la Spagna,madre della transumanza,i Carpazi,i Balcani,l'Algeria,la Corsica, la Svizzera,fino ad arrivare al lontano Cile.L'importanza del fenomeno ebbe ripercussioni anche in Italia, che ben presto assunse il ruolo di primaria importanza subalterno solo aIla Spagna.Proprio in Italia Ia maggiore itensita' delle immigrazioni si registrava tra l'Abruzzo e il tavoliere delle Puglie,la comunicazione tra le quali regioni era garantita dalla presenza delle su citate vie armentizie.Tali vie non godevamo di particoIari privilegi e di conseguenza erano oggetto di indebite appropriazioni da parte dei baroni proprietari dei latifondi artraversati dagli armenti,alle cui molestie erano soggetti i pastori transunmanti.Nel 1447,per regolamentare la viabilita' dei futuri "tratturi",Alfonso 1° d'Aragona diede una nuova impostazione al rilevante fenomeno della transumanza.La riforma voluta aveva due modelli:la "Mesta" spagola e la Dogana delle pecore (istituita nel 1402 nell'agro romano)Nasce l'istituzione della "Dohana Menae Pecudum Apuliae" (Dogana della mena delle pecore in Puglia),con sede prima a Lucera e poi a Foggia. Cambiano i rapporti tra baroni e locati,com'erano chiamati i pastori affittuari dei pascoli del tavoliere, sottesi alla giurisdizione sia civile che penale della Dogana della mena delle pecore.I doganieri,posti a capo di tali istituzioni,avevano il compito di regolamentare la conta.Tale carica comporto' e favori' diversi abusi,ai quali si trovo' rimedio attraverso le reintegre,tra le qualicitiamo:nel 1533 (Figaroa), nel 1574 (di Sangro), nel 1601 (Mastrillo), nel 1645,(Capece Galeota),nel 1648 (Capecelatro), nel 1712 (Crivelli), nel 1810(d'Ecclesia),nel 1826 (Iannantuono),nel l875(Avellino).Queste reintegre erano vere e proprie riforme "tratturali",poiche nelle istanze fatte a Foggia il 17 dicembre 1480 dirette a Ferdinando 1° d'Aragona, viene coniato per la prima volta il termine "tratturo".La reintegra comporto' una profonda trasformazione delle vecchie vie armentizie,mutandolo in una sorta di rete autostradale per il bestiame.Larghe 60 passi napoletani(11 m) e suddivisi in principali,propri fissi, ed in casuali ed amovibili, i tratturi furomo battezzati con il nome "vias pecurias" in Spagna,"carraries" in Francia, "drumurile eierilas" nei Carpazi.


[La transumanza] [Il Tratturo del re] [Il tratturo di lucera]