Su quattordici torri costiere individuate,5 sono abitate o abitabili,2 strutturalmente
sane e salvabili,1 ridotta a rudere recuperabile di
estremo interesse per lo studioso e per il turista,2 ridotte a pochi avanzi e 4 completamente distrutte o non individuate.
Tutte le torri riconosciute ( otto su quattordici), sono quadrangolari a un solo piano di un solo locale su basamento pieno,
troncopiramidali con caditoie quasi sempre in controscarpa (5 per lato nella Torre Ofanto, 3 per lato nelle altre),
e quasi sempre a voltino.La parete d'accesso era a monte (scala volante o scala fissa e piccolo ponte levatoio)
risulta completamente cieca la parete verso mare una finestreIla - felitoia sugli altri due lati. Le dimensioni delle
torri sono modeste in superflcie (circa mt lO 1 al del locale abitabile, e in tezza circa 12 mt dal pimo
del terreno al piano superiore del parapetto delle caditoie),la inclinazione della scarpa di circa il 5% rispetto
alla verticale.La sola torre d'Ofanto risulta di poco piu' ampia. Si pu dedurre come prima conclusione che nessuna
delle torri costiere in terra di Bari aveva una preminenza di comando o di utilizzo e che tutta la catena di torri e'
stata eseguita ex novo, senza inserimento di torri preesistenti come invece leggibile nelle altre province deI regno.
La difesa della terra di Bari affidata alle scogliere, ai porti fortificati, alle citta' fortificate e ad alcune torri
scaglionate in profondita' nella pianura fu integrata solo dopo la metta' del 500 con l'esecuzione d'imperio delle
torri costiere di serie, su progetto dei regi ingegneri per il soIo compito di avvistamento e segnalazione (fumo
di giorno, fuoco di notte, messaggeri a cavallo), senza previsione quindi di ricovero e di comando, compiti
questi facilmente assolti dalle organizzate capacita' difensive della citta'. Le struttme deIle varie torri variavano
di poco una dall'altra ma sempre evidente Ia preoccupazione deI raggiungimento di un preciso disegno d'impianto
con l' impiego dei minimi mezzi e tenuto conto sicuranlente delle disponibilita' dei materiali, delle capacita'
delle maestranze e delle tradizioni costruttive del luogo. Se una delle peculiari carattedstiche dell'architettura
castellana e' la essenzialita' della costruzione e la limitazione di ogni elemenlo decorativo, tale caratteristica e'
assoluta per le torri costiere, progettate ed eseguite in estrema castita'. Le murature sono costruite con il
paramento interno verticale e l'esterno a scarpa oltre che per facilitare l'azione delle caditoie evitando gli sbalzi
eccessivi e non certo per contenere la spinta deIla terra di riempimento del vano della torre anche per sopportare
eventuali spinte della muratura tra i due paramenti, qualora il tipo di materiaIe locale, la insufficiente tenuta
delle malte, il cedimento dele volte o i tentativi nemici di minare la torre alla base, modificassero l'assetto statico
del complesso.I paramenti si presentano sempre in pietra locale (calcarea) squarata e lavorata negli spigoli esterni della torre,
nei contorni delle caditoie, nel cordolo sopra le caditoie nelle spalle di porte e finestre nelle volte e voltini interni.
Lo spessore delle murature e' di circa mt 2,50 alla quota del pavimento del locale abitabile. In alcuni casi tra spigolo
e spigolo il paramento esterno e' costituito da conci non perfettamente, squadrati, oppure da materiale tufaceo non
squadrato ma sempre legato con maIta e poi intonacato. Gli spigoli sono rivestiti per una profondita'
tale che non permetta (cm. 50 + 27 per lato)la arrampicata luogo la scarpa. Piu' modesto invece il rivestimento degli spigoli in
controscarpa.Qualche volta il paramento esterno e' regolare di conci alla quota del locale abitato in su,
raramente tutto il parametro e' costituito da materiale squadrato. Le caditoie sono sempre in controscarpa con
un'inclinazione di circa l' 8%, rispetto alla verticale; sono ottenute in questo caso allineando la scarpa
delle pareti della torre che creano rientranza. Il cordolo superiore delle caditoie adempie alla funzione
di collegamento del coronamento e di allontanmnento dalla parete di qualsiasi cosa venga lasciata cadere dall'alto
quindi anche non in corrispondenza delle caditoie, lungo la parete del parapetto.Lo stacco delle caditoie e'
segnato alcune volte da un cordolo sporgente, laddove le caditoie sono tutte in vivo piu' tozze e con architrave
anziche voltino, cioe' tutte le volte che il materiale a disposizione e' piu' resistente,ben posto in opera, e
garanirisce un piu' rapido sbalzo.Il muretto di protezione delle caditoie e' spesso incurvato verso l'interno e
la pietra di sommita' in corrispondenza alle caditoie e' cosi' sistemata da poter costituire in casi estremi l'ultima
possibilita' di difesa.All' interno dell'unico locale della torre la volta e' sempre a botte e gli appoggi sulle due
pareti laterali hanno finestrella - feritoia. Fa eccezione la torre d'Ofanto che ha volta mista a mezza vela.
In ogni caso la volta e' sempre indipendente dalle due pareti contrro le quali non ha appoggio,al fine di mantenere
la necessaria possibilita' di movimento.La volta e' sempre a pieno centro e rinforzata dalle reni fino in chiave
con la seconda serie di conci che formano in questo tratto due volte sovrapposte, impostate a quote diverse e indipendenti
.Le strombature delle finestre sono larghe circa 2 mt. al filo del parametro interno.Qualche vano puo' essere ricavato
dallo spessore dei muri, sicuramente il pozzo che pesca nella cisterna o in un' avampozzo di protezione.Il foro di
scarico delle acque del terrazzo all'interno delle murature, la cisterna sotto il terrapieno od esterna alla torre.
L'accesso al terrazzo e' sempre ricavato nello spessore della muratura e quasi sempre sopra la porta d'ingresso.
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