- (Tratto dal Manoscritto autografo di fogli numerati CCCLXXIV - di cui molti in bianco - del notissimo giurista e letterato Ferrante de Gemmis Maddalena. Originale conservato presso l' Archivio di famiglia a Terlizzi).
BENI DI F AMIGLIA - Palazzo -
"Possiede una casa palazziata dirimpetto alla chiesa delli Reverendi Padri Osservanti di S. Maria La Nova dalla parte di Oriente a canto la casa di Giuseppe Ignazio Amorosini dal lato opposto, e per il resto isolato. Incominciò esso a costruirsi dalla b(uona) m(emoria) del signor padre in luglio dell' anno 1743 sul fondo acquistato per la somma di docati duecentonovantacinque e mezzo come per l'istrumento rogato per mano di notar Nicolò De Giacò indottovi dalla buona memoria della signora madre la quale stava in amicizia stretta colla moglie di D(on) Giambattista Amorosini che si ritrovava in chiesa per causa di debiti e per liberarnelo e concordarlo co' suoi creditori meglior via non vi sia che quella di dare il giardino della di lui casa per casamenti per cosí vantaggiare nel prezzo, onde ne diede esso signor padre l'esempio, e sconchiuse il trattato in cui era col Capitolo di questa cittá di fare la compera della casa palazziata del cantore Tavano che pensava unire con un ponte all' antico palazzo. La fabbrica di questo nuovo palazzo é costat' a lui la spesa di circa diecimila docati come si ha dal conto giornale. Esso é ancora imperfetto perche' mancante della galleria e di due retrocamere all' appartamento di basso e delle stesse con le altre stanze all' appartamento superiore, di quella parte che ne sta costruita compí il detto signor nostro padre tutto il piano di basso colla cantina, e li due appartamenti escluse le due anticamere e lo stanzino dietro alla prima anticamera, e la scala che era scoverta dal primo appartamento in giu', quello che é fatto di piu', cioé la covertura scoverta dal primo appartamento in giu', quello che é fatto di piu', cioe' la covertura e terzo ordine della scala, le due anticamere, e lo stanzino li ho fatto costruire io dopo la di lui morte, avendo inoltre fatto fare il pavimento alla rimessa , colonnato alla scuderia, e reso abitabile l' appartamento inferiore, in cui nell'anno1768 fu eretta anche la cappella privata per indulto pontificio avutone da papa Clemente XIII, che fu benedetta, e dedicata il dí 12 giugno di detto anno con tutte le sue bussole, porte, vetrate ecc., per le quali nuove fabriche ed altro che ho detto ho speso vicino a docati settecento come si ave dallo stesso manuale o sia libro giornale della fabrica senza computarvi le giornate di traino, cavalcatura e simili altre spese. Consiste esso palazzo in un quartino di due stanze con alcova dalla parte di Amorosini, ed una stalletta, in un magazzino grande dirimpetto a D. Giuseppe Sangiorgio,in un' ampia rimessa capace di piú legni, in una scuderia colle sue colonne e tavolato per pagliera capace essa di otto cavalli, di due altri magazzini uniti, sopracantina, cantina, ed un altro magazzino dietro che serve per dispensa e due altre stanze con prospetto dalla parte di tramontana, l' appartamento inferiore (consiste) in una magnifica sala colla cappella a testa verso d'una parte che aveva due stanze colla cucina da un lato e due dall' altro; in un' anticamera lunga dirimpetto alli Osservanti con una stanza ed uno stanzino sulla dritta, e dal quarto nobile verso mezzogiorno dirimpetto a Sangiorgio, non ne sono terminate che le due anticamere, che mancano all' appartamento superiore, che é per il rimanente del tutto consimile all' inferiore, ed ammobiliati entrambi sono stati con molti mobili da me acquistati, come si ha dal libro dell'esito, con quelli ereditari del fu consigliere (si riferisce allo Zio Ferrante Maddalena), e con altri antichi che si annoteranno. Voglio sperare che il Signore possa concedermi li mezzi da poterlo compire (cioé completare il palazzo) senza lasciare questo grave debito alli successori ora che sembra minorate quelle spese che ho sofferte per dare situazione alli miei fratelli, nell' aiuto de' quali anche confido. Si é passato ad abitare dal palazzo vecchio in questo con tutta la famiglia in agosto dell'ano 1755 quando non ne stavano costruite che tre stanze sole nell' appartamento di basso, ed altrettante nel superiore, e competentemente avanzate le fabriche della sala per spalleggiare le prime volte della scala (pp. CI-CIII)" P. CIV "Sotto il dí 5 Xbre 1777 per mano del Magnifico notar D. Pasquale De Giacó . Si é aggiunto al suddetto palazzo dalla parte della saletta e cucina una porzione del cortile rustico venduta dal signor D. Giambattista Amorosini col sottano sotto la di lui cucina per il prezzo di docati centosedici delli quali docati 36 ne ho pagati in contanti e il restante sta in mano mia depositato ad ogni di lui ricerca colle condizioni che volendo io edificare sulla detta porzione di cortile non possa avanzare la fabrica oltre al primo piano del palazzo..., fare la pettorata (parapetto) non eccedente p(iedi) 4, e che la stessa alla parte contigua alla finestra finestrino della cucina e focolaio di detto signor Amorosini debba essere fatta in modo che non induca soggezione scambievole o facile accesso o passaggio dall' una all' altra casa ; il portone esteriore resta in beneficio dello stesso Amorosini ecc...".

Si ringrazia la gentile collaborazione per la traduzione dal CABREO di Don Gaetano Valente
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