Appartenuto sino al XVIII secolo alla famiglia Rocca, fu realizzato nella
seconda metà del XVI secolo intorno ad alcune preesistenze medievali.
Si caratterizza per l'atrio, arricchito dai bassorilievi situati sulla balaustra,
il cui repertorio decorativo è suddiviso in sette scene inscritte
in altrettanti riquadri. I soggetti attingono ampiamente alla mitologia
greca.
La prima scena raffigura Giove seduto con l'aquila ai suoi piedi e Vulcano
che ha già colpito il capo di Giove da dove e nata la dea Pallade.
Al centro è raffigurato un albero di ulivo mentre sulla destra sono situati Mercurio e Minerva. Il secondo riquadro illustra la dea Cerere, con in una mano lo scettro e nell'altra una chiave, ritta su un carro trainato da due leoni e guidato da un guerriero alato. Nella terza scena è visibile un castello ed Ercole che ferisce un Centauro, mentre la quarta scena raffigura la Felicità, l'Invidia e l'Adulazione con un giovane alato simboleggiante il Favore e un'altra figura identificabile con il Buon Evento. Il quinto riquadro riporta le Nemesi. Il sesto, Cupido affiancato dalla Dea Fortuna e nel settimo riquadro è rappresentata invece la Giustizia che "pondera e punisce" attraverso le sembianze di una donna con una gran bilancia accanto ad una città fortificata. La maggior parte delle scene è accompagnata da versi che nel significato si rifanno alla scena corrispondente. | ||