La cattedrale sorge sui resti di preesistenti edifici culturali: una basilica
romanica a tre navate e ancora più sotto una "domus ecclesiae"
del V o VI secolo. In mancanza di documenti cartacei che fissino nel tempo
la nascita e la paternità dell'edificio, è possibile risalire
all'epoca della sua costruzione leggendola sull'opera stessa: dalle fondamenta
ai tetti. E a proposito di committenti, seguendo un'antica tradizione, ricordando
quanto scrive l'Ughelli nella sua Italia Sacra e interpretando una lapide
conservata in cattedrale, possiamo suggerire un'ipotesi plausibile: a seguito
di un evento bellico nella metà del dodicesimo secolo, si ebbe la
distruzione completa della città e della sua cattedrale. Il conte
di Loretello e Conversano nonchè Signore di Ruvo, insieme al vescovo
del tempo, vollero la nuova chiesa. Tra le macerie del disastro dobbiamo,
quindi, supporre un grande e immenso cantiere, attivo nella seconda metà
del XII secolo, destinato a far sorgere la nuova cattedrale utilizzando
in gran parte il vecchio materiale lapideo (capitelli, sculture, portali,
fregi, conci. ecc.). Rifiniture e conclusione dei lavori si ipotizzano intorno
all'inizio del tredicesimo secolo, se è vero che alla morte del vescovo
Daniele, dopo il ll83, la sua salma fu tumulata nella chiesa della SS. Trinità
non essendo l'attuale cattedrale ancora ultimata.
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