Internet e l'Università di Bari. La
nostra inchiesta continua con le Facoltà di Ingegneria ed
Architettura.
Ingegneria ed
Architettura, due facoltà complementari, sono
multidipartimentali e multinformatiche. Numerosi sono,
infatti, i dipartimenti, ognuno con un'identità propria e
relativi all'intero Politecnico, e le aree disciplinari,
stabilite dalla normativa Cee per la figura del
professionista-architetto a livello europeo, delle due
facoltà, alcune anche in comune: elettrotecnica ed elettronica
(il primo a lanciare la nuova comunicazione in Rete),
ingegneria civile ed ambientale (Dica), organizzato in più
sezioni (scienza e tecnica delle costruzioni, ingegneria
strutturale, geologia, chimica, idraulica), vie e trasporti,
architettura tecnica, fisica tecnica, ingegneria civile ed
architettura, progettazione architettonica ed urbana,
discipline storiche per l'architettura, teoria e tecniche per
il restauro architettonico, analisi e progettazione
strutturale dell'architettura, discipline tecnologiche per
l'architettura e la produzione edilizia, discipline
fisico-tecniche ed impiantistiche per l'architettura,
discipline estimative per l'architettura ed urbanistica,
progettazione urbanistica e pianificazione territoriale,
discipline economiche, sociali e giuridiche per l'architettura
ed urbanistica, discipline matematiche per l'architettura,
rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente.
Nei
vari dipartimenti si svolgono le attività di ricerca e
didattiche ed hanno un collegamento ad un nodo centrale.
Architettura non ha un server di facoltà. In queste
realtà, comunque, ci sono molti laboratori specifici
(progettazione, restauro) ed altrettante le modalità di
utilizzazione della rete.
Nel laboratorio di
fotogrammetria architettonica del Dipartimento di scienze
dell'ingegneria civile di architettura, di recente formazione,
in particolare, è possibile documentare e visitare
l'architettura con il rilievo fotografico di monumenti
pugliesi in maniera multimediale.
«Uno degli obiettivi del
dipartimento - ha spiegato il direttore del dipartimento,
prof. Giuseppe Strappa -
quello di utilizzare il sito internet Icar come strumento
scientifico, didattico e di divulgazione in un rapporto di
sviluppo delle conoscenze e didattico e per i corsi di
progettazione stabilire un rapporto diretto tra docenti e
studenti con il sistema Atelier, progettando insieme con lo
studente».
Secondo il prof. Antonio
D'Addabbo, responsabile di questo
laboratorio, la novità della struttura è che «gli studenti
possono mettere in rete tutto ciò che producono ed avviare un
proprio curriculum formativo, come vuole la comunità europea.
Marino Marzolla di
Monopoli, uno dei sessanta studenti che si serve di questo
laboratorio, ha effettuato un lavoro di rilievo fotografico su
una chiesa del suo paese.
Alla presidenza della facoltà
d'Ingegneria, comunque, è stata creata una mailing
in list nell'address
book con tutti i componenti del consiglio di
facoltà, mentre ad Architettura il sito
www.poliba.it/architettura contiene notizie della facoltà ed un servizio
sperimentale di bacheca on line
per gli studenti che la possono consultare da casa.
Architettura, infatti, non ha per ora isole didattiche, ma
il Politecnico ha bandito una gara.
Il collegamento con
tutta la realtà scientifica avviene tramite il sito Caspur.
Il preside, prof. Mauro
Mezzina, ha spiegato che la
multimedialità «attiva» non è molto sviluppata perchè la
costruzione di portali e siti richiederebbe personale mentre
la navigazione «passiva» avviene in tutta la rete.
Altrove, comunque, stanno cominciando a nascere portali
specialistici di Architettura (l'Istituto universitario di
Architettura di Venezia). In altri dipartimenti, come ad
analisi e progettazione strutturale dell'architettura o ad
elettronica ed elettrotecnica, la didattica è diventata quasi
del tutto multimediale: ognuno di essi è attrezzato in modo
specifico con programmi informatici mirati.
Leonello Leoncini,
responsabile delle due aule d'informatica d'Ingegneria con una
settantina di postazioni per l'utilizzo «generico» con
esercitazioni e didattica, ha parlato di un progetto di
ristrutturazione ed automatizzazione degli ingressi. Le aule
magne sono multimediali e sono stati creati collegamenti per
studenti con Ginevra ed altre sedi universitarie.
Il
rapporto tra docenti e studenti, e quello tra la facoltà e le
altre, insomma, è diventato più interattivo, intenso ed
efficace. Non a caso nella decina d'anni di utilizzazione la
rete è diventata uno strumento di lavoro indispensabile per le
università del mondo sia da un punto di vista della
comunicazione culturale intensa ed efficace per la ricerca
scientifica (attività di vario genere, convegni tenuti in rete
ed organizzati a Lisbona, Budapest), sia per gli studenti:
sono inviati messaggi continuamente a livello nazionale ed
internazionale ma grazie ad Internet sono stati automatizzati
tutti i sistemi d'iscrizione e creato il sito
www.poliba.it, dove ci
sono informazioni ed ogni docente può avere una zona riservata
per porre le dispense per le esercitazioni e lezioni.
Ad
Ingegneria il primo docente ad aver inserito in rete un corso
intero è stato il prof. Verzicco di Fluidodinamica mentre altri si sono limitati alle
tracce d'esame, esoneri già svolti.
«Internet - ha
spiegato il preside, prof. Mario
Savino - diventa uno strumento per
migliorare la didattica, rendere più chiara l'offerta ed
interagire più efficacemente con gli studenti. Il rapporto con
i giovani, infatti, è molto più interattivo rispetto a quello
che si ha con le lezioni di tipo cattedratico e tradizionale.
E gli studenti sembrano condividere tale posizione.
Vito Cascione di Bari, ad
esempio, ha reperito da internet lezioni, appelli, tracce e
prenotato esami on line.
Pierluigi De Santis