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ANALISI DEI QUADRI LESIONATIVI

 Dall’analisi dei quadri lesionativi si evincono diversi dissesti principali:

  •       Il blocco d’angolo tra vicolo Perillo e via don Minzoni è interessato da un fenomeno di Rototraslazione verticale con un cedimento in fondazione. Tale fenomeno viene evidenziato dalle fessurazioni presenti soprattutto al primo piano e al secondo piano. Al primo piano le fessurazioni sono presenti sia a pavimento, dove si riscontra anche una deformazione dello stesso espressa attraverso dei cedimenti differenziali secondo le linee di fessura, sia all’intradosso del solaio con andamento sempre rettilineo. Le fessurazioni a parete presentano un andamento a 45°.

Con caratteristiche simili sono anche le fessurazioni al secondo piano soprattutto a pavimento.

Nel prospetto riscontriamo invece, sempre in questa zona, delle fessurazioni ad andamento rettilineo dovendo seguire le linee di minore resistenza costituite dalle finestre.

  • Sul lato destro del prospetto di vicolo Perillo e all’interno degli ambienti corrispondenti si evidenziano lesioni da imputarsi probabilmente agli interventi di realizzazione del solaio che, in alcuni suoi elementi, è presente in prospetto. Questi infatti determina un comportamento statico non congruente con la parte in muratura.

  • Le fessurazioni negli ambienti 8, 9 all’intradosso delle volte e a parete fanno pensare ad un abbassamento in chiave dovuto forse ad una esplosione avvenuta negli anni 50 od ad una non corretta posizione delle imposte delle volte stesse. Inoltre tali elementi presentano anche un forte degrado del tufo e dei giunti di malta.

 

Nell’ambiente 7 al piano terra la fessurazione all’intradosso della volta a botte sembra indicare un innalzamento in chiave dovuto alla spinta della volte a botte dell’ambiente 16 contiguo secondo lo schema sotto riportato:

 Il primo piano è interessato da diversi dissesti statici. Oltre a quello già citato per il blocco         d’angolo in vicolo Perillo abbiamo anche:

  • il muro contiguo agli ambienti 19, 22, 25 presenta un quadro lesionativo con fessurazioni ad         andamento ad arco che fanno pensare ad una traslazione verticale dello stesso probabilmente         dovuto alla spinta delle volte nonché al peso del solaio che sorregge. E’ altresì presente una         fessurazione a pavimento che si ricongiunge a quella presente sulla parete.

  • Le fessurazioni all’intradosso dei solai degli ambienti 22, 23, ad andamento rettilineo, sembrano dovute a problemi di corrosione e di fenomeni di dilatazione termica subite dalle putrelle in ferro.

  • L’ambiente 24 è interessato da un cedimento del pilastro d’angolo in alto a sinistra (in riferimento al disegno di rilievo) che ha determinato una azione di trascinamento della muratura contigua, con conseguente formazione di fessurazioni a 45°, e della porzione di volta che su di esso si scarica. Tale azione di trascinamento fa risentire i suoi effetti anche negli ambienti 27, 28.

  • La presenza delle volte a stella di elevata luce e altezza negli ambienti 24, 26, 27, 28 genera una discreta spinta che attraverso la sua componente orizzontale determina piccoli fenomeni di rotazione delle murature con fessurazioni curvilinee in prossimità delle imposte delle volte stesse. Tale fenomeno è evidente soprattutto nel blocco d’angolo tra via Lata e via don Minzoni.

  •  In corrispondenza sempre dell’ambiente 28 sul prospetto di via Lata si possono evidenziare due fenomeni distinti; il primo è un cedimento della zona di architrave dell’apertura a piano terra dovuta forse alla risultante dei pesi del maschio murario sovrastante; il secondo, con fessurazioni lungo le linee delle finestre, è una deformazione dovuta all’esiguità della muratura e alla non ottimale costruzione dell’orizzontamento nel locale bagno.

  • Le lesioni nelle volte sono da imputarsi anche alla diminuita capacità di resistenza agli sforzi di compressione generate dalla fatiscenza del materiale e dall’invecchiamento della malta, cui concorrono le numerose microscosse di origine sismica e veicolare.

  • La diminuzione delle caratteristiche di resistenza meccanica del materiale ha portato in vari punti alla rottura delle architravi delle finestre.

 l secondo piano è caratterizzato da:

  • Forte degrado e deformazione delle coperture a tetto negli ambienti 37, 38 con la presenza          di rotture delle travi lignee. Infatti il sottotetto costituito da due ambienti separati, usati          un tempo come magazzini di prodotti agricoli presenta una struttura portante costituita          da travi in legno disposti a capriata con travetti e tavolato mascherato all’interno da uno          strato continuo di canne, su cui si appoggia la copertura eseguita in tegole.

 

 

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