Il Palazzo del Sedile



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Seggio di P.zza Mercantile: Era la maggior piazza della città. Era chiamato Teatrum inteso nella accezione di luogo di riunioni e non di spettacoli. Della presenza del Sedile quale luogo di riunione dei notabili si ha notizia sin dal 1466. Era il luogo in cui gli amministratori si riunivano per discutere gli affari della Università .
Nel Palazzo del Sedile risiedeva la cancelleria comunale e si sbrigavano le faccende pubbliche. Nelle sue sale si riuniva per deliberare il Parlamento cittadino, che veniva convocato con il suono della campana della Cattedrale e si svolgevano gli incanti delle pubbliche gare e le udienze della regia corte.
Un incendio lo distrusse nel 1601.

Il palazzo del Sedile in un disegno del '600.
Risulta evidente il fatto che, all'epoca,
l'edificio presentasse un sol piano fuori terra


Fu ricostruito nel 1602. Il sedile fu utilizzato come teatro fino al 1835, anno in cui fu disposta la chiusura immediata per pericolo di crollo. E il Sindaco conte Massenzio Filo si convinse dell'inutilità di sostenere le spese per le opportune riparazioni e propose all'intendente di chiudere il teatro. Si creò una deputazione per studiare la situazione ed elaborare proposte in merito alla ubicazione del teatro comunale. Ne facevano parte i decurioni F.P. Carducci, V. Contieri, G. Sagarriga Visconti, G. Mundo, V.G. Petroni. Essi si avvalsero della collaborazione dell'architetto Fallacara e del maestro muratore Colella. Inizialmente questi pensarono di collocare il teatro proprio in piazza Mercantile, in luogo del Palazzo del Sedile, ma la considerazione di tutte le vertenze giudiziarie che tale scelta avrebbe determinato li indusse ad abbandonare l'ipotesi.
La commissione elaborò più proposte, tra le quali quella di edificare il nuovo teatro di fronte al palazzo dell'Intendenza (l'attuale Prefettura), che aveva il vantaggio di evitare le lungaggini e le spese connesse all'espropriazione e perché si dee provvedere più a posteri che a noi, perché ne' tempi avvenire esso sarà un loco centrale della città . La scelta incontrò inizialmente ostilità da parte dell'Intendente che propendeva per la destinazione in piazza Mercantile, salvo poi accettare la scelta del decurionato, limitandosi a indicare quale progettista il cavaliere Antonio Niccolini, architetto e scenografo di fama internazionale.