RESTAURO PALAZZO TAFURI: come intervenire?
Per una migliore comprensione di quanto si dirà successivamente, nella sezione Elaborati grafici di progetto sono state inserite due immagini (relative alla Pianta del Piano Terra e a quella delle Coperture) che illustrano il mio progetto di riuso del Palazzo Tafuri attraverso un'efficace identificazione dei nuovi ambienti.
Di seguito
illustrerò il progetto di restauro del
Palazzo Tafuri partendo dalla
destinazione d'uso degli ambienti e dalla
descrizione degli interventi
architettonici da effettuarsi.
Destinazione
d'uso degli ambienti:
Vano 1: Vano tecnico,
in cui sarà collocata la caldaia e dal
quale è gestibile l'impianto di
riscaldamento. Collocazione di un
serbatoio di riserva idrica con autoclave,
da attivarsi in caso di necessità.
Quadro di controllo dell'impianto
antincendio da realizzarsi secondo le
opportune norme in materia di prevenzione
incendi per edifici pubblici quali
appunto i musei (il museo sarà
naturalmente dotato di estintori e di
presa d'acqua esterna accessibile ai
vigili del fuoco in caso di emergenza)
Vano 2: Sala dotata di
tre postazioni multimediali
Vano 3: Sala dotata di
sistema di proiezione con 24 posti a
sedere
Vani 4-5-6: Sala espositiva:
reperti VI -IV sec. a. C. e precedenti
Vano 7: Book shop
Vano 8: Sala di ingresso
con esposizione cartografie alla quale si
accede per mezzo di scivolo di adeguata
pendenza per i portatori di handicap.
Vani 9-10: Ufficio
informazioni - biglietteria, e stanza di
controllo e vigilanza con impianto di
sorveglianza dotato di videocamere
sistemate all'interno di ogni sala. Sala
dotata anche di un impianto di diffusione
sonora per comunicazioni di servizio o di
urgenza e nella quale è sistemato il
quadro elettrico e quello di attivazione
dell'impianto di allarme collegato con il
comando dei carabinieri.
Vani 11-12: Bagni pubblici
costituiti da un WC per disabili
rispondente alle norme di legge e due
bagni distinti per uomini e donne.
Vano 13: Esposizione
fotografica
Vani 14-15-17: Sala conferenze
con uditorio da 54 posti, dotata di
accesso dall'esterno e ulteriore uscita
di sicurezza e con accesso diretto al
vano 13 del museo e ai servizi igienici
sistemati negli originari vani 11 e 12.
Vano 16: Stanza del
conferenziere
Vano 18: Sala centrale
con esposizione lapidi, epigrafi
funerarie e lastre tombali disposte a
pavimento nel mezzo della sala (opportunamente
protette per evitare che vengano
calpestate)
Vani 19-20-21: Sala espositiva:
reperti epoca romana ed imperiale
Vani 26-27-28: Sala espositiva:
reperti III-I sec. a.C.
Al piano superiore:
Vano 29: Laboratorio
pulitura ed inventario reperti
Vano 30: Archivio reperti
Interventi
architettonici da effettuarsi:
- Demolizione struttura prefabbricata tra
i vani 26 e 6 ed eliminazione delle rampe
presenti nei vani stessi.
- Sistemazione dello spazio esterno
retrostante, a confine con la caserma dei
C.C. con la disposizione di ceppi
funerari, colonne, e reperti di notevoli
dimensioni, al quale si potrà accedere,
tramite opportuno varco ricavato nel vano
18 (ripristinando l'apertura murata dall'interno
ma che aveva mantenuto l'infisso all'esterno)
e dotandola di scivolo di adeguata
pendenza per il superamento del
dislivello di 20 cm.
Tutto l'edificio si trova a quota + 0.20
m. (assumendo come quota 0.00 l'esterno),
quindi non ci sono problemi di
accessibilità nelle diverse sale
Tutte le aperture hanno una luce minima
netta di 85 cm.
Interventi
sulle murature e realizzazione di nuove
aperture:
- Realizzazione di un'apertura nel vano 1
per l'accesso allo stesso dall'esterno e
chiusura del varco tra il vano 1 ed il
vano 2.
- Realizzazione di un'apertura tra il
vano 3 ed il vano 6.
- Sostituzione del varco che dava sulla
struttura prefabbricata nel vano 6 con
una finestra dello stesso tipo di quelle
già presenti ad esempio nel vano 26.
- Riapertura a breccia dell'apertura in
passato murata tra il vano 6 e la sala
centrale 18.
- Riapertura a breccia dell'apertura in
passato murata tra il vano 8 e la sala
centrale 18.
- Realizzazione di un varco tra il vano 8
ed il vano 13.
- Realizzazione di un'apertura tra il
vano 8 e il vano de custode 10.
- Tompagnatura del varco tra il vano 10
ed il vano 11.
- Tompagnatura del varco tra il vano 11
ed il vano 13.
- Sistemazione di adeguate tramezzature e
aperture nei vani 11 e 12 (come
rappresentato in pianta) per la
realizzazione dei servizi igienici.
- Realizzazione di un'apertura tra il
vano 13 e il vano 18 e chiusura della
nicchia sullo stesso muro.
- Trasformazione dell'apertura presente
nel vano 13 che dà sull'esterno in una
finestra.
- Trasformazione dell'apertura presente
nel vano 11 che dà sull'esterno in una
finestra.
- Demolizione parziale delle tramezzature
tra i vani 14, 15, e 17 per la
realizzazione di una sala conferenze,
prevedendo un opportuno sistema di
presidio delle volte con puntellatura
delle stesse. Vista la necessità statica
di contrastare la spinta delle volte che
poggiano su tali murature (al di sopra di
questi vani vi è la sola copertura
motivo per cui il carico maggiore da
contenere è rappresentato proprio dal
peso delle volte) verranno lasciati, agli
estremi, dei setti murari da 50 cm, dello
spessore originario di 25 cm . Si
provvederà quindi a poggiare su di essi
una trave in ferro. E' per questa
esigenza statica che saranno anche
tompagnate le aperture presenti sulla
muratura che davano accesso
rispettivamente al vano 16 e all'esterno
(considerando che tra i vani 17 e 12 è
stato anche creato un varco ex novo): la
riduzione al minimo dei vuoti infatti
consente una migliore ripartizione dei
carichi nella muratura.
- Tompagnatura del varco tra il vano 15
ed il vano 16.
- Tompagnatura del varco tra il vano 15 e
l'esterno, visto che la sala possiede già
un accesso dall'esterno (dotato di rampa
per disabili di adeguata pendenza) nonché
di uno direttamente dal museo (tra i vani
17 e 13) che sono di per se sufficienti a
garantire la fuga in caso di emergenza.
- Realizzazione di un'apertura tra i vani
17 e 13 in corrispondenza della nicchia
esistente nel vano 17 in modo da avere
accesso diretto dalla sala conferenze al
museo.
- Realizzazione di un'apertura tra i vani
17 e 16.
- Realizzazione di un'apertura tra i vani
17 e 12 per consentire l'accesso ai
servizi igienici dalla sala conferenze.
- Realizzazione di finestre nel vano 19
uguali a quella già presente nello
stesso vano (esposta ad ovest). Accanto
ad essa e nella facciata opposta saranno
riaperte le finestre tompagnate in
passato (uno dei quali aveva mantenuto l'infisso,
ma era stato murato all'interno).
- Demolizione delle tramezzature
realizzate nel vano 20 e tompagnatura
dell'apertura ricavata nello stesso vano
che dava sull'esterno.
- Riapertura a breccia dell'apertura in
passato murata tra il vano 26 e la sala
centrale 18.
- Sostituzione del varco che dava sulla
struttura prefabbricata nel vano 26 con
una finestra dello stesso tipo di quelle
già presenti nello stesso vano.
- Realizzazione di un'uscita nella sala
centrale 18 che dia sullo spazio
retrostante (ma avente anche funzione di
uscita di sicurezza), dotata di scivolo
di adeguata pendenza, ottenuta
ripristinando l'apertura murata dall'interno
ma che aveva mantenuto l'infisso all'esterno.
Specularmente a tale uscita, sempre nella
sala 18, sarà riaperta a breccia l'apertura-finestra
in passato tompagnata.
- Si precisa inoltre che, pur essendo il
piano superiore con i suoi due vani (laboratorio
e archivio) accessibile al solo personale
del museo e ai tecnici specializzati, è
stata comunque valutata l'ipotesi dell'inserimento
di un servoscala per i portatori di
handicap.
Occorrerà
inoltre:
- uniformare gli infissi ed applicare ad
ognuno di essi delle inferriate uguali,
in modo da avere tutti dello stesso tipo
di quelli già presenti sul prospetto
principale;
- realizzare un nuovo impianto elettrico
sotto traccia (con annesso impianto di
allarme), con apparecchi di illuminazione
adeguati in ogni stanza, al fine di avere
la giusta valorizzazione estetica e
visiva delle diverse sale;
- realizzare gli impianti opportuni di
adduzione di acqua e di scarico sia delle
acque nere sia di quelle bianche;
- realizzare l'impianto antincendio
rispondente alle norme vigenti in materia;
- realizzare l'impianto di riscaldamento;
- realizzare tutti gli impianti necessari
all'uso delle apparecchiature
tecnologiche presenti nel museo con
riferimento particolare alle stazioni
multimediali, ai sistemi di
amplificazione e di diffusione sonora, ai
sistemi di proiezione;
- rifare tutti i pavimenti (eliminando in
particolare nel vano 19 le botole
ricavate in passato dalla SIP per l'inserimento
dei propri impianti), prestando
particolare attenzione alla realizzazione
della nuova chiusura orizzontale di base
al fine di eliminare il problema dell'umidità
diffusa a pavimento;
- rifare completamente la pavimentazione
in copertura;
- realizzare interventi di varia natura
sulle opere di finitura al fine di
procedere all'opera di risanamento del
palazzo Tafuri, con riferimento in
particolare all'eliminazione dei quadri
umidi - fessurativi e delle croste nere.
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Il lavoro sviluppato in questo sito è frutto, oltre che dell'entusiasmo per questa mia prima esperienza in rete e dell'interesse per l'oggetto della ricerca, della preziosa, chiara e paziente collaborazione del Prof. Antonio DADDABBO. A lui vanno i miei più sentiti ringraziamenti per avermi insegnato a scoprire una nuova dimensione e per avermi rimandato all'importanza dell'apprendimento diretto ... a quella "scuola-bottega" di cui spesso ignoriamo il significato.
LA BOTTEGA DEL RILIEVO Rilevamento Fotogrammetrico dell'Architettura Prof. Antonio DADDABBO
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Ultima revisione sito:
14 Febbraio 2001 |