I sepolcri-altari:

I dolmen sostanzialmente erano degli imponenti sepolcri-altari, utilizzati non solo per la sepoltura ma anche per il rituale funebre. Infatti viene introdotto con la nuova popolazione indoeuropea un culto dei morti che fino ad allora era sconosciuto nella nostra terra. I dolmen erano tutti collocati in luoghi elevati e tutti orientati verso est proprio per esaltarne la monumentalità. Essi sono costituiti da una cella sepolcrale quadrangolare e da un corridoio antistante (dromos) per l'accesso alla cella.


Il rito funebre:

Non si hanno notizie sulle modalità di svolgimento del rito funebre. Sono state avanzate dell ipotesi sulla presenza delle aperture nella cella sepolcrale: secondo alcuni servivano per la rimozione delle lastre di chiusura, secondo altri hanno un significato mistico, cioè quello di lasciare un passaggio per il quale lo spirito potesse raggiungere il corpo esanime. Il rinvenimento di ossa bruciate di animali in un focolare induce a pensare a dei banchetti che si svolgevano nei dolmen durante il rito funebre. Inoltre il rinvenimento di frammenti di brocche facilmente ricostruibili farebbe pensare ad una rottura intenzionale dell'oggetto a scopo rituale.