L’EDILIZIA
RESIDENZIALE: I CASI DI STUDIO
Prof.re R.Cervini
Sin dall’età della preistoria la casa è stata un riferimento vitale
per l’uomo, inteso come rifugio dove trascorrere la vita domestica e dove
trovare riparo. Si può dunque definire la residenza come un luogo intimo atto a
proteggere l’uomo dalle intemperie climatiche e dalla società; è dunque
luogo di riposo, ristoro e di concentrazione. La casa inoltre è immagine del
periodo storico e sociale in cui è costruita e ne rappresenta una ideale
testimonianza. Consideriamo ora alcuni esempi per cercare di capire
l’evoluzione della casa nel tempo.
·
La casa
greca (cultura mediterranea). Prendiamo come riferimento la casa
di Prieme, 350 a.C.; essa si presenta chiusa sui quattro lati , con un unico
ingresso che sfocia in un cortile interno tipicamente mediterraneo, poiché chi
vive in tali case, vuole godere del calore e della luce solare in modo diretto,
e quindi i vani sono illuminati ed aerati direttamente tramite appunto il
cortile. Nelle case più ricche vi è un doppio cortile con una corte su cui si
aprono gli ambienti dei servitori. Il cortile più maestoso
è invece usato come distributore degli ambienti padronali, ai quali si
accedono mediante un quadriportico. Tali abitazioni erano si aperte verso un
contatto diretto con la natura, ma allo stesso tempo chiuse alla società
esterna alla famiglia. Infatti le attività culturali e sociali si svolgevano in
appositi spazi cittadini, ovvero l’Agorà.
·
La casa
romana. A Roma la maggior parte dei rapporti sociali si svolgevano
all’interno delle proprie abitazioni, per cui si riservavano importanti spazi
di tali abitazioni dedite allo svolgimento delle stesse. Nelle case patrizie si
arrivava a prevedere le terme, grandi spazi pubblici in cui i romani erano
soliti socializzare. La casa romana è soprattutto plebea. Sorgono le cosiddette
insule ovvero veri e propri condomini posti su isolati delimitati da quattro vie
di tre metri di larghezza( molto piccole) In tali insule la vita privata è
contemplativa, assolutamente impossibile. Si arriva addirittura a costruire
insule di cinque livelli, con struttura in muratura di laterizi. Al piano terra
vi erano le botteghe con affaccio diretto sulle vie, questo per poter facilitare
il commercio e lo scambio, tale da avere un rapporto diretto con la strada. La
funzione residenziale si svolge ai livelli superiori, non dimenticando che
all’interno vi è sempre un giardino, che distribuisce gli ingressi agli
alloggi, anche tramite scale interne. La casa romana è estroversa rispetto a
quella greca, tant’è vero che i luoghi di produzioni e di residenza sono in
una stessa struttura. A Roma però vi erano enormi problemi di traffico e quindi
la città risultava molto caotica, tanto da indurre l’Imperatore Augusto ad
emanare un decreto che impediva il traffico carrabile durante la notte.
·
La casa
medievale. In questo periodo la Chiesa acquista sempre più potere
spirituale e temporale. Le attività sociali si svolgono nei luoghi vicini alla
Chiesa, in piazze e monasteri, con tutte le strade del borgo che vi convogliano.
La residenza è concepita, nella sua idea di base, nella casa a schiera. La
strada si configura come una serie di case costruite uno accanto all’altra e
che confluiscono verso il duomo. Per tale ragione, le abitazioni, hanno la
facciata stretta e profondità elevata, in modo tale da inserire un numero
maggiore di case rispetto ad una tipologia che favorisce la facciata Questi
edifici sono unifamiliari e posti su due livelli; al piano terreno vi è
l’attività commerciale con la
bottega. Nella parte retrostante vi è un piccolo chiostro, necessario per
l’aerazione ed illuminazione della cucina, e al piano superiore della zona
notte, arretrata rispetto alla strada tramite un loggiato. Vi era anche un terzo
livello, solitamente usato come deposito. Le case medievali sono dunque chiuse
su tre lati da altre abitazioni. Nella casa di Clussy il rapporto di scambio tra interno ed esterno era
favorito da un ampio arco come ingresso alla bottega.
·
La residenza
rinascimentale. Viene scardinato il modello economico medievale ed inoltre
si scinde il potere temporale da quello spirituale. Quello temporale viene dato
alle grandi famiglie alle quali si deve la nascita del Palazzo
italiano ( es. Palazzi di
Urbino). In tali Palazzi si sviluppa, nel suo interno, un cortile che funge da
mediazione e distributore ad un quadriportico. Tali palazzi rappresentano dunque
il potere della famiglia di chi li abita ( Facciata dei Torricini). Essi si
articolano su tre livelli; il piano terra è adibito allo scambio tra la
famiglia e gli esterni, non come commercio attivo, ma basato sulla grande
distribuzione. Tale piano non è dunque accessibile facilmente, ha un solo
ingresso e pochissime e strette finestre. Il piano primo, detto “Piano
Nobile”, è quello destinato alla residenza della famiglia. Questi palazzi
sono caratterizzati da una maglia muraria regolare (quadrata), con pareti
esterne portanti. Le aperture, hanno dunque una cadenza precisa, in quanto si
aprono in maglie murarie portanti, e quindi, necessita di strutture di scarico
precise e regolari. Tutte le chiusure orizzontali sono voltate. Il palazzo
italiano è regolato da precisi dogmi. Infine il terzo piano è dedicato al
deposito dei prodotti ed alla servitù (Palazzo Strozzi). Un esempio eclatante
è la città di Pienza, in cui è possibile vedere la triade del potere, Palazzo
vescovile, Chiesa, Palazzo Piccolomini.
·
La casa
Inglese del 1700. Il popolo minuto inglese vive sul modello di casa a
schiera; vi è un inurbamento molto forte nelle grandi capitali dei Paesi
industriali emergenti. Nascono i primi regolamenti edilizi, come ad esempio
quello di Londra. Si assiste ad una diminuzione dello spessore delle pareti,
questo grazie anche all’uso di nuovi materiali e tecnologie e all’estrema
leggerezza delle chiusure orizzontali, consistenti in impalcati in legno. In
tali regolamenti vengono individuate le altezze dei piani degli edifici e degli
spessori dei muri in base ai loro carichi. La costruzione viene realizzata
mediante laterizio industriale e non in travertino come nei palazzi italiani. La
tipologia industriale non concepisce il condominio, ma la casa a schiera con
giardino anteriore o posteriore o su entrambi, ma non interno.
Tra il ‘700 e l’800, si pone grande importanza
alla realizzazione di infrastrutture quali acquedotti, fogne e linee
metropolitane. La Scuola di Chicago si trova nel pieno di una rivoluzione
tecnologica dell’edilizia. E’ il periodo della nascita del grattacielo, con
grandi pareti finestrate, questo reso possibile anche grazie all'uso
dell'acciaio che permette di aprire grandi luci. Le tamponature si realizzano
comunque in muratura, e travi e pilastri in acciaio, consentono di avere una
certa indipendenza fra la struttura portante e la distribuzione interna. Vengono
inoltre concepiti gli inserimenti degli impianti nella maglia muraria.