CHIESA MATRICE 1578
Campanile '300:Di un solo campanile si salvò il basamento e forse i due ordini guarniti da belle bifore. Ben presto, sebbene danneggiato, fu ricostruito più alto ed elegante, svettante verso il cielo affinchè, da lontano, indicasse la via ai viaggiatori che si recavano verso i grandi santuari. La storia non si basa sulle ipotesi, ma io vorrei ugualmente formulare una, tenendo conto che, per molti secoli, la Chiesa è stata proprietà " dell’Università " comunale. Alzando, infatti, lo sguardo verso il campanile e aguzzando beni gli occhi, si nota, ben in evidenza sul terzo ordine, un bassorilievo raffigurante una testa umana coperta da elmo: una personalità, senz’altro, nella vita del paese. Nessuna scultura poteva essere collocata senza una ragione plausibile in un luogo preminente; fu forse quello il maggiorente che prese a cuore la riedificazione del campanile duecentesco. D’altronde era un’usanza diffusa, nel medioevo, collocare la statua o il bassorilievo di chi aveva curato la costruzione di un’opera di pubblica utilità. Il nucleo della Chiesa primitiva era dunque l’odierna cappella del Santissimo che si estendeva in una navata divisa in tre campate. Divenuta angusta, ad essa furono addossate le due navate laterali, e, contemporaneamente, un nuovo ingresso monumentale, quello che ammiriamo ancor oggi sia per motivi artistici, sia per l’autenticità, all’inizio della via del forno. Questi lavori furono iniziati alla fine del quattrocento, visti i benefici di cui la Chiesa, a mano a mano si arricchiva. Fu così che sicuramente la vide Monsignor Puteo durante la visita pastorale del 1578. ( …., dopo aver compiuto la " Santa Visita " pastorale secondo le direttive recenti stabilite nel Concilio di Trento, che Papa Pio V volle mettere in esecuzione subito in Italia. Mons. Puteo, venuto a Grumo, aveva trovato molte cose da ridire, elencando ciò che non rispondesse alle norme vigenti, dando ordini che vi si rimediasse, sotto pena di gravi punizioni, vere e proprie multe consistenti in quantità di cera bianca, misurata in libre). Porta:La facciata, un tempo monocuspidata, ha gli antichi tracciati visibili ancor oggi ad occhio nudo.Nel seicento essa fu riquadrata e adattata ai nuovi canoni artistici. Alle estremità del cornicione si riconoscono le statue dei due apostoli San Paolo e Pietro.Nelle tre nicchie sovrastanti il portale, sono collocate tre sculture rappresentanti la Madonna Assunta in cielo e, nell’ordine inferiore, San Nicola e San Francesco purtroppo decapitato.Della Chiesa Matrice di allora resta un’iscrizione sull’architrave della porta d’ingresso detta volgarmente " portcedd " in vico Purgatorio. Vi si legge : " A.B.M.V. / A.D. M.D.C. XXXIII ".