Restauro e consolidamento

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Una attenta riflessione sui valori formali e sulle necessità tecniche del restauro hanno portato ad una proposta progettuale che ha prodotto un cauto intervento di ripristino delle coperture con i materiali e le disposizioni originarie.

Nella fase di smontaggio del manto di copertura è stato recuperato tutto il materiale riutilizzabile.

L'attuale manto di copertura è in materiale lapideo, ottenuto utilizzando il materiale esistente in situ (rimontato nella stessa posizione), ed integrato con materiale recuperato nello smontaggio dei tetti a manto di tegole. Altre integrazioni sono state eseguite con lastre del tutto simili a quelle esistenti, estratte dalle cave del territorio di Trani e Bisceglie. Le modalità di esecuzione del ripristino sono state concordate con i tecnici della Soprintendenza. Per quanto concerne l'esterno si è provveduto alla pulizia dei paramenti, all'estirpazione delle erbe ed alla accurata sigillatura dei giunti.

Per quanto concerne l'interno, le superfici murarie sono state liberate dall'intonaco, pulite ed i paramenti sono stati stilati.

Per eliminare l'umidità ascendente il pavimento è stato smontato per la realizzazione di un vespaio. L'umidità proveniente dal piazzale è stata allontanata con un'opera di drenaggio intorno a tutto l'edificio.

A completamento del lavoro è stato eseguito un portoncino a due ante in legno di rovere sull'ingresso Ovest, mentre quello a Sud è stato restaurato.

La zona absidale è stata liberata dalle superfetazioni che la occultavano.

Il consolidamento generalizzato ha avuto per oggetto le murature, in fondazione ed in elevazione; la facciata occidentale ha richiesto un intervento di perforazioni armate , per contrastare la spinta della volta e per ricostruire la coesione strutturale.

Sul campanile a vela si sono impiegate armature verticali, collegate in sommità da un cordolo. Altre perforazioni sono state eseguite sul tamburo (per realizzare una cerchiatura a diversi livelli), sull'abside e sul muro di fondo, al fine di migliorare le connessioni strutturali.

Il consolidamento delle volte è stato eseguito mediante controvolte estradossali in calcestruzzo alleggerito armato, spillate alla struttura sottostante. Le controvolte sono state racchiuse nei cordoli in c.a. collocati al colmo o in aderenza delle murature alle quali sono stati ancorati mediante perforazioni armate.

Il progetto di restauro e di consolidamento è stato redatto dall'architetto Angelo Ambrosi e dagli ingegneri Gianluigi Sylos Labini e Luigi Nigro.
Un' ultima cosa resta ancora da fare: la sistemazione e valorizzazione della piazzetta antistante la chiesa, che ancora oggi viene impropriamente usata come area di parcheggio.

Victor Hugo sosteneva che esistono due tipi di libri: quelli fatti con la carta e quelli fatti con le pietre.
Se e' vero che tutti sappiamo utilizzare i primi, dobbiamo cominciare, una volta per tutte, a "leggere" anche i secondi, ovvero a sviluppare la nostra sensibilita' verso l'architettura.
Se cio' avverra', il futuro delle prossime generazioni non potra' che essere roseo!

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