Breve storia delle Crociate

Europa, secolo XI. L’ordinamento feudale, ormai universalmente diffuso, ha frazionato in innumerevoli stati e staterelli il nostro continente. Tuttavia, malgrado il frazionamento politico, un profondo vincolo spirituale tiene unite le popolazioni: la fede religiosa. I contrasti politici non impedivano agli europei di sentire, inconsciamente ma fortemente, che essi erano membri di una sola famiglia, la cristianità.

Una delle più efficaci testimonianze di questo sentimento di unità religiosa furono le Crociate, spedizioni armate degli europei verso la Terrasanta.

Il movimento delle Crociate ebbe inizio quando Gerusalemme fu occupata (1070) dai Turchi Selgiukidi. Questo popolo di stirpe mongola, convertitosi all’islamismo in contatto con gli Arabi, aveva incominciato durante l’ VIII secolo a muoversi ed era gradatamente penetrato nel mondo arabo, occupando la Persia, l’Afghanistan, la Mesopotamia, la Palestina e la Siria, dalla quale era passato in Asia Minore, minacciando l’Impero Bizantino.

Incominciò così a formarsi in varie parti d’Europa l’idea di preparare una spedizione armata per la liberazione della Palestina. Il primo ad assumere concrete iniziative in proposito fu il papa Urbano II, sollecitato anche da precise richieste di aiuto da parte dell’imperatore bizantino Alessio Comneno.

Nel marzo 1095 a Piacenza e nel novembre dello stesso anno a Clermont, in Francia, Urbano II convocò due concili, nei quali lanciò un appello affinché tutte le forze cristiane si unissero contro i Turchi. Rapidamente l’idea di Crociata si diffuse ed infiammò di ardore le masse: secondo alcuni storici la Crociata fu il primo moto di popolo della storia europea.

Nei territori conquistati dai cristiani i crociati crearono tanti piccoli Stati feudali, simili a quelli europei. Per difendere questi Stati, poiché una parte dei crociati dopo la conquista del Santo Sepolcro era tornata in patria, fu necessario inviare ogni anno rinforzi dell’Occidente. La Crociata diventò così un fatto permanente: ad ogni primavera numerosi gruppi di armati pronunziavano il voto di obbedienza e il giuramento e si recavano in Terrasanta per difendere le regioni conquistate.

Il viaggio in Palestina diventò per la nobiltà europea un dovere religioso, un obbligo d’onore e un alto titolo di merito. Ciò contribuì non poco alla fioritura degli ideali cavallereschi, attraverso i quali la Chiesa cercò di mitigare ed ingentilire i bellicosi costumi dei signori feudali.

A tale scopo la Chiesa istituì anche degli ordini monastico - cavallereschi particolari (i Templari, i Teutonici, i Gerosolimitani, …): i membri di questi ordini, oltre ai consueti voti di castità, purezza, fedeltà, povertà, aggiungevano quello di combattere per la difesa dei Luoghi Santi. Essi costituirono possenti fortezze per la protezione della Palestina.

Breve, tuttavia, fu la durata degli Stati cristiani d’Oriente. Un po’ per volta essi furono riconquistati dai Turchi, sebbene dal 1147 al 1270 altre sette importanti spedizioni di crociati partissero dall’Europa, alcune delle quali guidate da re e imperatori, quali Federico Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone, Luigi IX il Santo. In queste successive spedizioni, accanto allo spirito religioso apparvero evidenti anche altri motivi:

  • lo spirito d’avventura dei cadetti, che privi di beni terrieri e di rendite per la legge del maggiorascato, videro nelle Crociate un’occasione per impossessarsi di qualche territorio ed acquistare ricchezza e potenza;
  • l’aumento della popolazione nell’Europa dell’ XI secolo , che favorì il movimento migratorio verso l’Asia;
  • il proposito di tenere libere dalla minaccia turca le vie del commercio marittimo; questo scopo fu perseguito specialmente dalle repubbliche marinare italiane e da alcune città della Francia meridionale, che avevano notevoli interessi mercantili in Oriente.
  • Da un punto di vista militare le Crociate non raggiunsero alcun esito, perché la Terrasanta ritornò e rimase in mano ai Turchi. Tuttavia fu riconosciuta ai cristiani la piena libertà di compiere i pellegrinaggi in Palestina e la custodia dei Luoghi Santi.

    Col trascorrere del tempo i rapporti tra cristiani e musulmani migliorarono, ravvivando gli scambi mercantili che fecero del Mediterraneo la principale via di comunicazione tra Oriente ed Occidente, com’era già stato in epoca romana.



    Approfondimento 1         Approfondimento 2         Home