"TIPOLOGIA EDILIZIA"


Con il termine "masseria" o "massae" indichiamo estensioni di terreno di proprietà privata munite di ricoveri in muratura.
Le masserie sono definibili come ogni forma dell' insediamento umano, nel territorio rurale, centri di produzione e organizzazione del lavoro agrario.

ORIGINE DELLE MASSERIE

L' origine delle masserie può farsi risalire al periodo feudale, romano e preromano, ma la sua diffusione si incrementò nei sec. XV e XVI.
L' uomo, dedito fin dai primordiali della storia alla pastorizia, sentì il bisogno di costruire ricoveri per difendere gli animali dalle intemperie e dal brigantaggio.
Il bisogno di ricavare i mezzi di sostentamento giornaliero , trasformò i mandriani in agricoltori: le terre furono dissodate e seminate e la pastorizia divenne l'occupazione sussidiaria e complementare dell' agricoltura.
Accanto agli ovili, alle stalle, ai pollai, sorsero i fienili e i depositi di attrezzi e di prodotti agricoli.

ARCHITETTURA

L'unità, aspetto essenziale nell'architettura rurale, si ritrova attraverso l'uso del colore, del materiale e soprattutto per una particolare disposizione dei volumi minori rispetto a quello principale.
La struttura diviene un fatto espressivo anche attraverso il materiale costruttivo più usato, il tufo,pietra calcarea locale, scavato e intagliato in cava secondo blocchi parallelepipedi di dimensioni pressochè unificate.
La funzione è semplice qualificazione dello spazio interno:forme parallelepipede senza differenziazioni esterne, distribuite in uno schema planimetrico quadrangolare spesso a due piani.
Attorno alla dimora il più ampio spazio "la mezzana" è riservato al pascolo dei bovini e degli equini.
L'area immediatamente circostante la masseria, recinta di muri a secco è detta "campana" ed è destinata al pascolo di puledri e di vitelli.
Antistante alla casa vi è "l'aia" quadrangolare e lastricata per battervi il grano e a fianco la cisterna grande e le vasche rettangolari scavate nei blocchi di pietra per l'abbeveratura del bestiame.
La "corte" era chiamata tale perchè identificava uno spazio chiuso attorno al castello o all'edificio padronale,centro dell'amministrazione di un possedimento fondiario.
La partitura degli spazi , espressa dalle diverse funzionalità e dalla modulazione contenuta anche negli ambienti, viene sottolineata da un elemento architettonico come il pozzo, spesso al centro della corte interna, quasi sempre lastricata con "chianche".
Vi è anche l'orto domestico, un fazzoletto di terra coltivata adiacente all'abitazione perchè la massaia possa accedervi con facilità senza ricorrere al distante podere e ove sia possibile l'irrigazione frequente.Esso è quasi sempre recintato per proteggerlo dalle devastazioni e dal" razzolare delle galline".Oggi l'orto, e ancora più l'aia, rappresentano uno spazio adibito a verde privato il primo, attrezzato il secondo.
L'edilizia rurale è quindi,una interpretazione del paesaggio agrario, una espressione culturale del territorio; nonchè l'espressione funzionale dell'attività agricola e sociale.
La masseria pugliese, di notevole interesse architettonico per il suo lessico artigianale, non è solo un'abitazione, ma coordina in un'unità più complessa la residenza, il lavoro e la vita associata.
La masseria, nata come cellula autonoma di un ristretto tessuto produttivo, assume una precisa caratterizzazione in rapporto alla morfologia del territorio agrario, in base al cambiamento sociale e alla trasformazione del paesaggio.

EVOLUZIONE DELLA MASSERIA NEL TEMPO

La terra, ormai dissodata e seminata, e la pastorizia divengono le occupazioni sussidiarie e complementari dell'agricoltura.
Al posto delle "masserie di pecore" compaiono, con lo sviluppo della cerealicoltura,le "masserie da campo" e spesso i due tipi si fondono in masserie da campo e di pecore.
L'architettura rurale pugliese risente di uno schema aperto; ciò è comprensibile data la funzione di questo:il favorire il contatto fra l'edificio e l'ambiente circostante, giustificabile quando l'ambiente è favorevole, diviene inattuabile per la Puglia, terra tormentata da tante scorrerie e lotte sociali.

ELEMENTI DI DIFESA

L'idea di difesa condiziona e giustifica la forma dell'habitat rurale.
La paura millenaria delle scorrerie piratesche e dei briganti si impone sull'architettura ed è per questo che, nella molteplicità dei tipi di edilizia rurale, le masserie fortificate sono le più numerose e consistenti.
Queste sorgono, con funzioni utilitaristiche e difensive, verso il XVI secolo e si sviluppano nei secoli XVII e XVIII diventando veri centri di produzione e attività agricola, ragione di sopravvivenza.
Al fenomeno dilagante del brigantaggio si accosta il pericolo delle invasioni turche e piratesche che arrivano da mare e si inoltrano verso le campagne limitrofe per saccheggiare e rubare.
Gli elementi caratterizzanti la difesa sono gli stessi nella molteplicità del fenomeno: garitte circolari, feritorie lunghe e strette, caditoie in corrispondenza delle aperture, alto muro di cinta interrotto solo dal portale, ponte levatoio oggi sostituito da un ponticello in muratura, torrioni angolari,camminamento lungo l'alto parapetto di coronamento, scale a pioli interne o ricavate nello spessore della muratura, scarsità di apertura sui prospetti

CHIESA

La cappella, individualizzata in un'architettura essenziale tende a soddisfare le esigenze devozionali dei proprietari e dei vicini.
L'architettura delle masserie risulta estremamente vissuta e trasformata nel corso delle generazioni che l'hanno abitata e ampliata.