Verso la fine del XVIII secolo, questo edificio fu acquistato dalla famiglia Bonelli,
che vi appose sulla facciata il proprio stemma gentilizio che ancora oggi si vede.
Successivamente il palazzo passo' nelle mani del notaio Francesco Paolo De Leon.
La facciata ha una composizione perfettamente simmetrica: al piano terra nel basamento
su conci sbozzati si aprono quattro portoni ad arco a tutto sesto e di uguali dimensioni.
Solo quelli centrali sono ricoperti da bugne piatte ed uno di essi,
il numero 20, e' attualmente il portone di ingresso principale,
mentre gli altri sono utilizzati per scopi commerciali. Al primo piano, in corrispondenza
dei portoni laterali, ci sono due balconi identici sorretti da mensole e con balaustre in pietra;
le altri due luci sono grandi finestre rettangolari cosi' come tutte le luci del secondo piano.
Il portone introduce in un androne con volta a botte unghiata e quindi in un piccolo cortile
su cui si affaccia una stretta loggia a tre ordini sovrapposti. Questa e' formata da due archi
a tutto sesto impostati su un pilastro quadrato; ogni piano della loggia ha le volte a crociera.
Anche questo edificio ha subito modifiche ma conserva sostanzialmente l' impianto originale
anche all' interno. Nel 1637 era gia' stato costruito e quindi ripete alcuni motivi presenti
in altri palazzi barlettani: finestre rettangolari, portoni con arco a tutto sesto,
facciata simmetrica e regolare, volta a botte unghiata, loggia interna nel cortile.
|