Sebbene al di fuori degli assi viari finora esaminati, questo palazzo, situato proprio di fronte
alla cattedrale, e quindi al centro del primo nucleo urbano cinto dalle mura normanne,
rappresenta un notevole esempio di palazzo nobiliare in cui la struttura medioevale non ostacola
la rielaborazione architettonica settecentesca. Anzi, tramite la utilizzazione di un nuovo lessico
decorativo,
il palazzo
ripropone il suo ruolo di protagonista e di caratterizzazione
dello spazio circostante, contrapponendosi dialetticamente alla cattedrale.
L' edificio prospiciente il duomo e' molto antico: il portale di ingresso ha l' arco a sesto acuto,
riquadrato da una cornice lavorata a piccole bugne a punta di diamante.
Tutta la parte inferiore in conci di pietra sbozzata, tipici dell' edilizia civile a Barletta,
presenta caratteri marcatamente medioevali; a destra un altro portale, simile a quello d' ingresso,
e' stato murato per sottolineare la centralita' della nuova impostazione, mentre a sinistra
sono stati aperti nel 1925 un portone ad arco depresso ed un portoncino, entrambi adibiti ad abitazioni.
AlI' interno si apre un vasto cortile in cui sono stati ricavati due appartamenti;
una scala in pietra porta al piano superiore. La parte superiore della facciata e' elegante e
ben proporzionata, scandita da lesene piatte che salgono sino al cornicione di coronamento.
Vi si aprono quattro coppie di finestre con timpani mistilinei decorati da festoni di gusto neoclassico.
La notevole estensione orizzontale dell' edificio viene bilanciata dal ritmo delle direttrici
verticali (lesene e finestre). L' asse centrale del prospetto e' sottolineato da un frontone
a timpano triangolare, anch' esso relativo alla rielaborazione neoclassica dell' edificio.
Pur non disponendo di notizie sicure possiamo attribuire tale ristrutturazione ai Santa Croce,
quando nel 1780 ne divennero proprietari.
L' edificio comunque, costituisce un esempio interessante di armonica coesistenza di due facies
culturali differenti.
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