LE TORRI ...



Terra di Bari (nella Galleria delle carte geografiche) del XVI sec.



Segnalazione pericolo tramite il fuoco e il fumo.
Gli storici locali pongono l'origine delle prime Torri-Vedetta nel territorio di Molfetta in uno dei periodi più difficili della storia della città, allorquando si doveva provvedere alla difesa di casali e borghi rurali sparsi per la campagna, infestata da incursioni saracene e piratesche. Le torri erano punti precisi di riferimento e di difesa in un epoca in cui gli insediamenti urbani sorgevano a notevole distanza tra loro ed erano intercalati piccoli nuclei rurali sparsi nei rispettivi entroterra i quali sentivano il bisogno di una certa difesa.



Le torri assolvevano ad una duplice funzione: quella di vedetta e quella di estrema difesa militare. La tradizione vuole che, quando si verificano le incursioni, le sentinelle segnalavano l'arrivo dei pirati tramite fumate di giorno e fuochi di notte: questo segnale veniva dato con gli stessi mezzi o con i rintocchi delle campane ( poste nelle chiesette rurali, ubicate in genere, nei pressi delle torri e dei casali) a tutte le altre torri in modo che si potesse organizzare la difesa.



Si può affermare che difficilmente intorno alle torri si verificarono fatti di armi di una certa importanza: da esse, una volta avvistato il pericolo con i fuochi e le fumate si avvertiva la popolazione di mettersi in salvo con la fuga o di organizzare una minima estrema difesa. Si spiega così il motivo per cui le torri dell'agro molfettese non hanno, nella struttura, un accentuato carattere difensivo. Perciò erano costruzioni modeste, secondo un tipo quasi standardizzato con leggere modifiche: porta di ingresso al disopra del piano stradale, scale di legno retrattili, feritoie, saettiere, gattoni, caditoie ecc.

TORRE


Secondo un'altra tradizione le torri costituivano un sistema difensivo che fa pensare ad un organica fortificazione militare, tesa al controllo e alla difesa di un territorio che vedeva la presenza di parecchi nuclei rurali di una certa importanza (soprattutto da un punto di vista economico, a ben guardare !). Non sembra un caso che molte torri trovano la loro ubicazione nei pressi dei casali e non è un caso sicuramente che esse abbracciano un vasto orizzonte di controllo da levante ( con Torre-Casale Mino) a ponente ( con Torre Capitano). Questa tradizione, non ancora documentata, ci aiuta a capire che il sistema difensivo delle torri forse non può essere considerato un semplice metodo di difesa escogitato dalle popolazioni rurali come meglio credevano, quanto piuttosto un organico sistema di controllo di un territorio che aveva la sua importanza, ideato e realizzato dalle autorità politiche e militari che lo disposero a cintura con un intelligente senso tattico di copertura di tutta la zona.


GARRITTA PER OSSERVAZIONE E DIFESA
Generalmente le torri hanno base quadrata, sono alte dai dieci ai venti metri e costruite in pietra locale (chianche o lastre squadrate). Sono per lo più a due o tre piani, ai quali si accedeva mediante botole e scale retrattili e quasi tutte sono provviste della caratteristica saettiera, perpendicolare alla porta di ingresso, che serviva per colpire il nemico dall'alto con pietre ed olio bollente. La posizione nell'agro è chiaramente strategica, infatti dovevano essere completamente isolate dalle strade per essere di difficile accesso agli incursori.



TEMA