CASALE NAVARINO



Masseria Navarino

TOPONIMO : Il nome Navarino, è di origine incerta poichè quella zona verso Terlizzi viene denominata Masseria di Annamaria, verso Bisceglie di Navario e a Molfetta di Navarino.

UBICAZIONE : E' situata al confine dei territori di Bisceglie, Terlizzi e Molfetta (cui appartiene) ed è la più lontana dal centro urbano : 8,5 km ,in contrada Macchia di Gadaleta [Casale num.25]




TORRI E PALMENTO DESCRIZIONE : Il complesso, edificato in più fasi dalla famiglia Gadaleta, comprende il casale con cappella, il palmeto e due torri gemelle con recinto e colombaia. Il fabbricato principale, alto 10 metri su due livelli, presenta a piano terra quattro vani, l'accesso ai sotterranei, un focolare e un pozzo. Una scala in pietra conduce al piano superiore, dotato di due grandi focolari, dal quale si accede alle terrazze ai lati della costruzione e al tetto, provvisto di garritte pensili, barbaramente deturpate. Sono addossati su un lato del casale una stalla e un deposito comunicante all'esterno con una grande cisterna e , sul lato opposto, la chiesetta di S.Francesco di Paola del 1763, ormai priva del campaniletto a vela. Di fronte al casale si trova il vecchio palmento a tre archi. Ancora più dietro un fabbricato in pietra con due torri a cupola con pinnacoli, a base quadrata, alte 10 metri e a tre piani, destinate alla vigilanza dell'agro circostante. Le due torri sono collegate da una singolare colombaia.

Notizie Storiche : questo luogo è legato ad un triste episodio: nel 1749 l'abate Giulio, membro della famiglia Gadaleta, in una notte tempestosa ospitò tre pellegrini (che in realtè erano briganti) i quali lo assalirono e derubarono. L'abate individuatoli, segnalò l'accaduto al re Carlo III che per giustizia e ammonimento stabilì che fossero impiccati sul posto. Una lapide infissa sul portale, in latino, ricorda l'episodio:

IL 4 LUGLIO 1749 RE CARLO III DI BORBONE FECE IN LOCO ALBERINI, IMPICCARE TRE LADRONI: M. ARCERI, A. CARIATI, C. PITURRO, A TRE ALBERI DI ULIVO.

Quell'agro, d'allora, fu chiamato Macchia delle Forche.



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