Quando la Regione acquistò il complesso di S.Maria d'Orsoleo in S.Arcangelo,l'edificio fungeva da azienda agricola.Non erano stati compiuti interventi di manutenzione ma molte arbitrarie e pregiudizievoli trasformazioni per consentire il ricovero dei grossi mezzi agricoli.La costruzione presentava un preoccupante quadro lesionativo,aggravato anche dal terremoto del 1980,quindi per prima cosa si effettuarono delle indagini geologiche:in base ai risultati(era in atto uno scivolamento della collina su cui sorge il Monastero) fu messo a punto il progetto di consolidamento e restauro.Particolare attenzione fu riservata alla chiesa,costruzione pregevole in cui si conservavano ancora stucchi ed affreschi.
Si recuperarono le vecchie fondazioni;le malte furono rigenerate mediante iniezioni di boiacca cementizia;si irrobustirono gli incroci dei muri con perforazioni armate;la copertura a tetto con capriate lignee fu rifatta esattamente come l'originale usando legno di castagno,come nella migliore tradizione antica.All'interno della chiesa,per contrastare l'effetto dannoso dell'umidità ascendente,è stato rimosso il pavimento originale,catalogando e numerando tutte le mattonelle che sono state successivamente restaurate e ricollocate in opera ,e realizzando la barriera al vapore con camera d'aria.A completamento di tale programma sono stati restaurati gli affreschi e gli stucchi,il cassettonato ligneo del portale seicentesco e quello del superbo coro,che è tra i più importanti e significativi della Basilicata.
E'stato reso indipendente dal convento l'accesso alla cantoria,prima collegato al campanile:questa decisione nasce dalla necessità di separare la funzione ecclesiale della chiesa e quella di futuro museo del convento.A tal fine si è dotata la chiesa di propri servizi igienici e di impianti di riscaldamento,di sicurezza,elettrico,ecc.
Sul fronte esterno,il restauro della facciata ha comportato il recupero degli intonaci originali,la pulitura degli elementi in pietra scolpita del portale e l'abbassamento della quota del terreno all'esterno ripristinando quella originale permettendo di portare alla luce gli scalini di accesso alla chiesa,che erano rimasti sepolti sotto il terreno.
Particolare opera di consolidamento si è dovuta realizzare nel campanile ,dove si rivelarono gravi dissesti statici e grosse lesioni.
Il restauro del convento è partito invece dalle fondazioni che risultarono insufficienti e in alcuni tratti inesistenti.Si ampliò quindi la base di appoggio dei fabbricati favorendo la realizzazione di camera d'aria a pavimento per isolare gli ambienti dall'umidità ascendente.La muratura è stata rafforzata con iniezioni di boiacca di cemento.Anche gli archi del chiostro sono stati consolidati e al primo piano sono state rifatte tutte le coperture,con capriate in legno di castagno,che si è preferito lasciare a vista;tutti gli infissi di legno sono stati recuperati e anche alcune ferrature originali.
Tale spendido edificio,il particolare contesto paesistico trasformeranno S.Maria d'Orsoleo in una ambita meta turistica dove potranno trovarsi appagati interessi per l'arte e per l'ambiente.Molto si deve anche all'impegno dimostrato fino ad oggi ad evitare che stridenti costruzioni moderne alterassero un ambiente naturale di straordinaria bellezza e suggestione.