Famiglia Fraggianni

Famiglia Fraggianni: La famiglia Fraggianni abitò a Barletta nel palazzo che il marchese Nicolò acquistò, nel 1743, da Antonio Della Marra. Precedentemente la famiglia, la cui presenza risale al XII secolo, abitava in una casa sita proprio di fronte alla chiesa di S. Andrea. Il sepolcro della famiglia fu posto nella chiesa nel 1737, nella cappella Fraggianni, con l'altare S. Anna. Tra i numerosi personaggi di questa famiglia, spicca la figura di Niccolò Fraggianni, figlio di Antonio e Francesca Acquaviva, il quale fu nominato marchese da Carlo III di Borbone, per le qualità politiche, in cui eccelse e per la vasta dottrina nelle lettere, nel diritto, nella filosofia. Morto a Napoli nel 1763,fu lì seppellito, ma i familiari posero in suo ricordo una lapide nella chiesa di S. Andrea. A pavimento, dinanzi alla cappella a loro intitolata c'è una iscrizione con la data: FRAGGIANNORUM FAMILIA. 1737. Sulla parete, a destra della cappella, c'è un piccolo monumento con un busto di Francesca Acquaviva, sormontato dallo stemma dei Fraggianni. Sotto il busto c'è una lapide.
In essa si legge:

HEU PIE FRANCISCAE ACQUAVIVAE ANTONII FRAGGIANNI VIDUAE HEU MA
VICTORIA ET EMANUEL FILIAE FILIUSVE XAVERIUS
TAS CAETERIQUE LIBERI ABSENTES TER
AGNELLUS SCILICET EPISC0PUS VENAFRANUS
HEU PRI NICOLAUS IN SUPREM0 NEAPOL. SENATU A. CONSILIIS ET CONSUL
SICILIAE REGNI PRAESES CONSULTOR
SCA AC DIDACUS IN REG. C0NSENTINA AUD. FISCI PATRON. TIS
PARENTI PIENTISSIMAE FACIUNDUM CURAVERE.
FIDES! OBIIT KAL. APR. MDCCXXXVII. SIMA!
(A Francesca Acquaviva, vedova di Antonio Fraggianni, posero le figlie, Vittoria ed Emanuela, il fjglio Saverio e gli altri fratelli assenti, cioè Agnello, Vescovo di Venafra, Nicolò, membro del Supremo Senato Napoletano e governatore in Sicilia e Didaco, funzionario del fisco a Cosenza. La loro madre piissima morì il 1 aprile del 1737). Questa lapide è sormontata da uno stemma recante le armi dei Fraggianni e degli Acquaviva. Lo stemma: un' aquila bicipite, propria dei Fraggianni, porta al centro uno scudo bipartito sormontato da corona, recante a sinistra lo stemma dei Fraggianni, a destra quello degli Acquaviva (un leone rampante). A sinistra della cappella si trova un altro monumento recante due medaglioni sotto lo stemma e, ancora più in basso, la lapide.
In essa si legge:

D . O . M.
IN HOC FRAGGIANNAE GENTIS SACELLO
QUOD NOVO MARMOREO OPERE ORNATUM
NOMINIS AMPLITUDINEM SERVAT
HOC SEPULCRUM PEREGRE SED JUSTE TUMULATORUM
QUOS HAEC SIGNA REFERUNT BUSTIS INANE ANTONII PRENTIS OPTIMI VIRI SPECTATA VIRTUTE ET FIDE
QUIBI BITUNTI REIP. CAUSSA ABSENS SUPREMUM OBIIT PRIDIE KAL. AUG. MDCCII.
ET DIDACI GERMANI FRATRIS SUAVISSIMI
QUI LAUDABI LI PRUDENTIA DOCTRINA AEQUITATE PROVINCIARUM PRAESIDIBUS
LUCERLAE AC TRANENSIS AUDITOR
CATHACENSIS ET COSENTINAE FISCI
PATRONUS TREDICIM PERPETUOS ANNOS ADSEDIT
IN CUIUS MUNERIS FUNCTIONE CONSENTIAE DEFUNCTUS EST
III NONAS FEBBRUARII HUIUS ANNI MDCCXXXVIII
FILII FRATRESQUE FRAGGIANNI
AGNELLUS EPISCOPUS VENAFRENSIS
NICOLAUS MARCHIO REG. CONSILIAR. AC APUD SICULOS PRAESES CONSULTOR
ET MARCHIO XAVERIUS
MEMORIAE HONORISVE ERGO P . P .
(In questo sacrario della famiglia Fraggianni, rifatto con nuovi ornamenti di marmo, sono stati posti due medaglioni; uno che rappresenta il padre Antonio, morto nel 1702, l'altro del fratello Didaco, patrono del fisco di Cosenza, morto a Cosenza in questo anno 1738. Figli e fratelli Fraggianni: Agnello, vescovo; Niccolò, governatore di Sicilia e Saverio).
In essa si legge:
MARCHIO NICOLAUS FRAGGIANNIUS
PATRITIUS BARULENSIS LUCERINUS ET BARIENSIS
A SANCTIORIBUS REGIS CONSILIIS
REGALIS CAMERAE SANCTAE CLARAE QUINQUEVIR
SACERDOTII ET IMPERII FINIBUS REGUNDIS
ATQUE ANNONAE CURANDAE PREFECTUS
VIXIT BONO PUBLICO ATQUE PRAEFECTUS
VIXIT BONO PUBLICO ATQUE OMNIUM PLAUSU
ANNOS LXXVI. M. XI. D. X.
MAGNUM SUI MORIENS DESIDERIUM RELIQUIT.
V. ID. APRILIS AN . MDCCLXIII .
SEPULTUS NEAPOLI IN AEDE
CONGREGATIONIS ORATORII
MEMORIAE SEMPITERNAE
FRATRIS BENE MERENTISSIMI
MARCHIO XAVERIUS FRAGGIANNIUS
MONUMENTUM POSUIT
A. MDCCLXV

(Niccolò Fraggianni, uomo illustre per cariche pubbliche, è morto all'età di settantasei anni a Napoli ed è ivi sepolto. In memoria sempiterna del fratello, Saverio Fraggianni, pose questo monumento nell'anno 1765). Ai due lati dell'altare di S. Anna ancora lo stemma Fraggianni.

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