IL CAMPANILE

Con la costruzione della nuova chiesa si presentò alla cittadinanza di Modugno l'esigenza di un nuovo campanile. Una chiesa senza campane é come una persona senza voce. Perciò ogni paese volle in ogni tempo costruire la sua torre campanaria e le popolazioni hanno sempre fatto a gara per erigere un campanile che ben rappresentasse la città. Il campanile non é solo la torre: esso prende il nome dalla campana, per la quale nacque e alla quale serve. L'origine dei campanili é antichissima. Dopo che la Chiesa ebbe la libertà religiosa ed iniziò ad elevare ovunque i suoi templi, ben presto comparve anche la torre campanaria. Questa forma architettonica non esisteva affatto presso i Greci ed i Romani e lo stesso nome "campanile" non deriva dal latino, poiché in detta lingua esso nei primi tempi era chiamato "turris sacra". L'uso delle campane risale al secolo V, ma esse venivano sospese in modeste celle di legno o di muratura. Il campanile come corpo di fabbrica a se stante é una costruzione eminentemente medioevale. Con lo sviluppo degli stili architettonici, anche le torri campanarie assumono forme diverse. Nelle chiese romaniche i campanili prendono forma di torri rotonde; nello stile lombardo invece diventano torri quadrate a diversi piani. I Benedettini importarono la forma lombarda, che si addiceva al materiale prevalente nel luogo, la pietra calcarea. Col progredire dell'architettura pugliese, la forma del campanile si distacca da quella lombarda, assumendo fisionomia e caratteristiche proprie, che lo distinguono anche dal gotico-toscano e dal campanile delle regioni vicine della stessa epoca. Il campanile pugliese ha forme massicce nell'insieme e decorazioni delicate ed eleganti nei dettagli. La costruzione é massiccia come i fortilizi, i castelli e le chiese della regione. I capitelli invece, gli archetti, le cornici ricche di modanature e le finestre con le slanciate colonnine sono finemente lavorati, dando grazia e leggiadria alla severa costruzione. Ogni paese nella nostra regione ambì avere un bel campanile, anzi il suo campanile, con fisionomia propria anche se di stile comune ad altri. Così il campanile, per le sue inconfondibili caratteristiche e perché svettante su tutto il caseggiato quasi a vigilarlo e a rappresentarlo, divenne sinonimo di paese, simbolo di un centro urbano, orgoglio di una popolazione. La popolazione di Modugno, con la nuova chiesa, si propose subito di costruire anche la torre campanaria, una torre che si distinguesse tra le altre, una torre robusta, alta e soprattutto artistica, secondo lo stile che pi fece onore alla regione: il romanico- pugliese. Il vecchio campanile fu abbattuto per la costruzione della nuova chiesa. Contemporaneamente alla esecuzione dei lavori di questa, fu iniziata nel 1604 anche la costruzione del nuovo campanile, giacché fino all'altezza della terrazza della chiesa la torre campanaria é incorporata nella fabbrica del presbiterio. Costruttore fu lo stesso artefice della chiesa, Bartolomeo Amendola. Nel 1612 la costruzione doveva essere giunta al terzo piano, poiché quella data é scolpita nell'arco della trifora, e due anni dopo era certamente già completato anche il loggiato, come apprendiamo dalla data 1614 incisa sotto il cornicione. Il resto della torre deve essere stato terminato l'anno dopo: ne sarebbe conferma la data 1615 che si legge su una campana. Il campanile di Modugno é una tardiva affermazione dello stile che trionfò nella regione nel secolo XII con le belle e superbe cattedrali che onorano la Puglia. E' una felice imitazione dei campanili di Bari e di Palo, entrambi del secolo XII. Il piu' antico campanile dell'architettura romanico-pugliese é quello di Bari, che fu l'esemplare in Puglia di tutti gli altri. Esso risale al 1177. Gli altri campanili di Puglia ripetono la forma di quello di Bari, specialmente il campanile di Palo, che ne é una fedele imitazione e la cui costruzione risale con la sua chiesa allo stesso secolo XII.
Il campanile di Modugno é posteriore a questi di quasi cinque secoli ed é un caratteristico esemplare di tardiva ispirazione allo stile romanico-pugliese. Ha forma quadrilatera, diviso in vari piani, con finestroni crescenti verso l'alto formando bifore al primo piano, trifore al secondo, quadrifore al terzo, per tornare bifore nel torrino. I vani sono divisi da esili colonnine che sorreggono gli archetti lunati a doppio profilo, inclusi in un archivolto comune. Di notevole effetto la graziosa merlatura degli archetti pensili su mensole, propria dello stile pugliese, sormontata da un fregio a denti di sega, motivo che con lesene angolari e col toro sotto il cornicione si riscontra sia nel terzo piano che nelle fasce del torrino. L'aggettante cornicione sotto il loggiato, decorato di modanature, presenta proporzioni di bell'effetto a coronamento della quadrata torre. Il loggiato con parapetto forato a scacchiera arricchisce la leggiadria del campanile ed il torrino, che da essa si eleva alquanto rientrante terminando a cuspide piramidale, sembra dare a tutta la torre maggiore slancio e snellezza. Sui vari piani sono incise delle date: nell'arco della trifora l'anno 1612; sotto il cornicione il 1614; su una campana si legge l'anno 1615. E' chiaro che queste date indicano le tappe della costruzione del campanile che, iniziato nel 1604, giunse all'altezza del loggiato nel 1614 e fu concluso nel 1615 con la dotazione delle campane. La sua altezza é, secondo Vinaccia, di m.53 (quello di Bari é alto m. 68,90: quello di Palo m. 49) . Riportiamo per intero la relazione del Vinaccia: "Il campanile della SS. Annunziata in Modugno, é degno di considerazione non tanto per la forma architettonica, che nelle linee generali si rassomiglia ai numerosi campanili sparsi nel Barese di antico stile romanico-pugliese, ma per le sue belle proporzioni, che nella gran mole lo rendono una svelta ed ardita costruzione. La sua forma é quadrata di lato m. 4, la sua altezza dal piano stradale fino alla punta della croce é di m. 53; dal piano della terrazza della chiesa é alto m. 41. Da quest'ultimo piano la torre campanaria si eleva libera da tutti i lati e si può ammirare la bellezza delle sue varie decorazioni. Peccato che non vi sia dinanzi una gran piazza, dalla quale osservare tutta la prospettiva dell'edifizio, che é ristretto in mezzo a molti caseggiati; mediocremente si può scorgere da una piazzetta postica alla chiesa della SS. Annunziata. La parte superiore del campanile soprastante la chiesa stessa é visibile da tutti i punti lontani, e nell'attraversare il paese con la ferrovia spicca nel sereno del cielo il profilo armonico della torre campanaria . In generale molti monumenti antichi delle città di Puglia, fra i quali pi numerosi le chiese romaniche, non si possono bene ammirare per la ristrettezza della visuale. Come si accennava innanzi il campanile di Modugno nel suo insieme ha molte caratteristiche dello stile medioevale pugliese. Infatti la struttura della torre, di forma quadrata divisa in vari piani orizzontali, i suoi finestroni con alto torrino superiore coperto da guglia piramidale, i motivi decorativi in genere sono imitazioni dell'antico stile, di cui sono fatti quasi tutti i campanili Baresani. Non si può disconvenire però che in questa costruzione si appalesi l'influenza dello stile del Cinquecento, quando si considerano le forme delle singole membrature pi svelte e le modenature pi ravvicinate al classicismo. L'altezza dei finestroni é due volte e mezzo la lunghezza; le colonnette interne con capitelli corintii sono anche pi esili dell'ordine vignolesco; il cornicione di coronamento é di belle proporzioni e le sue modenature pi robuste e di maggiore aggetto producono migliore effetto di prospettiva. Notevole é il toro che si trova a segnare la linea dell'architrave del cornicione. La parte superiore della torre campanaria nelle sue quattro faccie é decorata similmente e con la solita motivazione dello stile pugliese cioé con la graziosa merlatura di archetti circolari su mensolette, sormontata da un fregio a denti di sega e con lesene angolari. L'istessa decorazione si ripete nelle faccie del torrino terminale. I vani arcati dei finestroni si ingrandiscono nelle dimensioni a misura che si va in alto, e sono variamente ripartiti gli aggiustamenti interni. Così al primo piano sul terreno le finestre sono bifore, al secondo trifore, al terzo quadrifore. Le colonnine che spartiscono i larghi vani arcati sorreggono graziosi archetti lunati, che nella trifora al secondo piano sono disposti a tribolati. I timpani superiori agli archetti sono oggi chiusi in muratura, ma forse nell'antichità dovevano essere anche sfinestrati." (A.Vinaccia: "I campanili delle chiese Medievali in Puglia") Sotto il fregio della loggia tutt'intorno sui quattro lati le seguenti frasi: ad est "Christus Rex venit in pace" - a nord: "Et Deus homo factus est" - a ovest: "Honorem Deo Liberationem" - a sud: "patriae - A.D. 1914". (Traduzione italiana: "Cristo Re venne in pace - e Dio si é fatto uomo - onore a dio e libertà alla Patria - Anno del Signore 1914.) Le stesse parole sono incise sui campanili di Palo del Colle e di S. Marco a Venezia. Il campanile, dal tempo della sua costruzione, é stato colpito piu' volte da fulmini. La prima volta il 13 novembre 1622. Una seconda volta il 12 maggio 1726 che, come si legge in una nota conservata nell'archivio parrocchiale, "cascò un fulmine e fracassò l'organo della Chiesa Maggiore e scemò la cima del campanile senza far danni a uomini e donne che erano in detta chiesa ". La caduta di un altro fulmine era ricordata da una placca di ottone posta sul pavimento della chiesa, su cui era scritto "25 agosto Anno del Signore 1747". Questa placca stava ad indicare il punto dove il fulmine andò a scaricarsi. L'ultimo fulmine si abbatté il 3 gennaio 1935: dopo aver danneggiato il campanile, attraversò tutta l'area della cupola all'interno della chiesa. I danni al campanile furono gravissimi: crollò in parte il parapetto della loggia terminale dal lato di levante, fu asportata una spalla della trifora del penultimo piano, lesionato gravemente il torrino, abbattute tre campane di cui una ridotta in pezzi, crollarono parecchi solai, la volta dell'abside fu perforata da un masso staccatosi dal loggiato e finito sul sottostante coro. Era talmente grave la situazione che furono presi provvedimenti immediati per la pubblica incolumità. La chiesa fu chiusa e si rese necessario l'abbattimento delle parti pericolanti. "Il provvedimento di sgombro si impose, in quanto che data la notevole altezza del campanile, nella eventualità di ulteriore crollo, per effetto dei rimbalzi dei materiali cadenti potrebbero le case essere investite." (Relazione del funzionario del Genio Civile, Ing. Salvatore Marletta, 1935) Il campanile venne subito ingabbiato in una incastellatura di legno per ovviare altri danni nella eventualità di nuovi crolli, in attesa dei lavori di restauro che furono effettuati nel 1939 a spese dell'Amministrazione Comunale.

home